rassegna stampa - Legambiente: frutta ai pesticidi nel Parlamento Ue.



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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f onte Legambiente - 10/08/07 

Roma, 10 ottobre 2007
    Comunicato stampa

Nel supermercato dell’Europarlamento la frutta è piena di pesticidi
3 campioni su 8 fuorilegge, tra cui uva italiana
Legambiente rilancia le analisi del Pesticide Action Network a Bruxelles
alla vigilia del voto sul regolamento di autorizzazione di queste sostanze
nocive


Frutta carica di pesticidi sui banchi del supermarket interno al Parlamento
europeo, tra cui uva da tavola italiana con residui chimici superiori ai
limiti di legge. Sono soltanto 8 i campioni di frutta europea acquistati
all’interno dell’Europarlamento e fatti analizzare dal Pesticide Action
Network, di cui Legambiente è membro, ma tutti con residui di sostanze
chimiche. Per l’esattezza 28 pesticidi diversi, di cui 10 sostanze
cancerogene, 3 neurotossine, 3 tossine dello sviluppo e 8 potenziali
distruttori endocrini.
Tre degli otto campioni - tra cui la nostra uva da tavola, le arance e le
albicocche – sono risultati addirittura fuori legge, non adatti quindi alla
commercializzazione. Gli altri 5 tipi di frutta - tra cui le fragole
contaminate dai residui di 14 sostanze chimiche diverse - non contenevano
pesticidi in quantità superiore ai limiti di legge ma nessuno ne è
risultato privo. Le analisi sono state compiute da Friends of Earth Olanda
per conto del Pesticide Action Network e rese note oggi dalle associazioni
ambientaliste, per lanciare un monito al Parlamento europeo a pochi giorni
dal voto sulla direttiva quadro e sul regolamento di autorizzazione dei
pesticidi.

“Il nostro campionamento è ristretto ma il risultato molto significativo –
commenta Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente -. La frutta
analizzata conteneva sostanze che non dovrebbero entrare nella catena
alimentare europea e vogliamo richiamare l’attenzione di Bruxelles su
questa questione, che attiene direttamente alla salute dei cittadini.
Chiediamo al Parlamento europeo di ridurre l’uso di pesticidi in
agricoltura e di vietare l’uso di quelli pericolosi”.

I risultati delle analisi sul campionamento del Pesticide Action Network
sono infatti rappresentativi della situazione europea. Secondo le
statistiche pubblicate dalla Commissione europea, il 40% della frutta e
della verdura vendute nella Ue è contaminato da residui di pesticidi, con
un campione su 30 fuori dai limiti di legge.
La presenza di elevati residui di pesticidi nel cibo è il risultato diretto
del massiccio impiego di queste sostanze in agricoltura. In Europa sono
rilasciate nell’ambiente, ogni anno, 200.000 tonnellate di pesticidi. Molte
di queste sostanze chimiche, in particolare gli insetticidi, non
danneggiano solo le specie che si vogliono controllare ma sono suscettibili
di causare danni sostanziali alla salute umana. Nell’ultimo decennio il
consumo di insetticidi nella Ue è più che raddoppiato e i 10 insetticidi di
maggior consumo sono considerati pericolosi.

Ecco perché le associazioni ambientaliste hanno deciso anche di lanciare,
oggi, il sito <http://www.pesticidewatch.eu/>www.pesticidewatch.eu dove
verrà reso noto il voto dei rappresentanti Ue sulla questione e dove i
cittadini potranno scrivere agli europarlamentari per pronunciarsi sulla
messa al bando dei pesticidi pericolosi e sulla necessità di una
legislazione adeguata alla tutela di tutti i cittadini, compresi quelli più
vulnerabili, neonati e bambini.

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