due leggi popolari perchè il cibo non è una merce



FORO CONTADINO ALTRAGRICOLTURA
Comitato promotore delle leggi popolari
Per la sovranità alimentare e per il referendum sugli ogm

Roma, 18/7/07



VENERDI 20 LUGLIO ORE 9, VENGONO DEPOSITATE  IN CASSAZIONE LE LEGGI
CONTADINE DI INIZIATIVA POPOLARE

VENERDI 20 LUGLIO ORE 12.30 – ROMA, FONDAZIONE BASSO – Via della Dogana
Vecchia 5


Invito alla conferenza stampa

 DI PRESENTAZIONE DELLE DUE LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE

 PERCHE’ VENGA RICONOSCIUTA E SOSTENUTA L’AZIENDA CONTADINA IN QUANTO BENE
COMUNE E PER ISTITUIRE IL REFERENDUM SUGLI OGM



Le aziende agricole italiane stanno vivendo un rischio mortale, quello per
cui, colpite dalla pesantissima crisi del sistema agricolo italiano, può
condannare tutti i cittadini a perdere la gran parte del nostro patrimonio
produttivo. Se questo avvenisse saremmo tutti più poveri e deboli, con un
territorio ed un clima sempre più devastati e un cibo senza alcun controllo.
Di fronte a questo delicatissimo passaggio, dopo un lungo percorso di
confronto e di lavoro, il movimento contadino italiano per la Sovranità
Alimentare organizzato in Altragricoltura Foro Contadino (movimento italiano
aderente a Via Campesina) si appresta a presentare i testi di due leggi di
iniziativa popolare. La prima è la “Legge per la Sovranità Alimentare” e la
seconda è la “Legge per l’Istituzione del Referendum sugli OGM”.

Venerdì prossimo, presso la Corte di Cassazione a Roma, una delegazione di
contadini di diverse regioni italiane (Piemonte, Liguria, Toscana, Sicilia,
Sardegna, Lazio e Basilicata) insieme ad alcuni dei rappresentanti delle
organizzazioni dei consumatori e dei movimenti che hanno collaborato alla
stesura delle leggi nel Comitato promotore, depositeranno il testo delle due
leggi.

Da Settembre, partirà, conseguentemente il percorso che durerà sei mesi per
raccogliere centinaia di migliaia di firme perché le due leggi siano
discusse ed approvate dal Parlamento italiano.

Con la Legge per la Sovranità Alimentare i contadini e i loro alleati
indicano alle istituzioni la strada per uscire dalla pesantissima crisi che
sta investendo le campagne italiane. Nella legge si propone alle istituzioni
di assumere i principi della sovranità alimentare come una delle chiavi
possibili con cui affrontare il rilancio dell’agricoltura italiana, mettendo
al centro gli interessi di chi lavora la terra e di chi consuma il cibo. La
Legge per la Sovranità Alimentare, oltre che indicare principi, punta a
realizzare spazi di partecipazione democratica con le Consulte per la
Sovranità Alimentare e strumenti operativi nuovi come quelli contro il
dumping, per promuovere il ciclo corto o l’Agenzia per la gestione dei beni
comuni e le risorse naturali in agricoltura.

La Legge che istituisce il Referendum sugli OGM, realizza il primo degli
obiettivi della partecipazione democratica: quello di permettere ai
cittadini con il voto di decidere sull’introduzione degli ogm in Italia. La
normativa europea prevede la consultazione popolare prima che gli ogm, sia
pure nella forma della coesistenza, vengano definitivamente liberalizzati
nella produzione. E’ arrivato il momento che il parlamento italiano, in
ottemperanza al dettato normativo del legislatore europeo, convochi, con
apposita legge, il referendum perché su questo tema così delicato i
cittadini si possano esprimere e, dunque, le lobbies nazionali e
internazionali del transgenico, prendano definitivamente atto della volontà
dei cittadini italiani contro gli OGM.



Il deposito delle due leggi da parte del comitato promotore è solo il primo
atto di un percorso che punta a coinvolgere la società italiana sia in
ambito rurale che urbano ad una presa di consapevolezza e ad una assunzione
di responsabilità: DECIDERE CHI,COME E PER CHI DOVRA’ ESSERE PRODOTTO IL
CIBO DI CUI CI NUTRIAMO, se dovranno essere le multinazionali o i nostri
contadini e braccianti. Se, in definitiva, dovremo essere solo una grande
piattaforma commerciale, un grande mercato di consumo dei prodotti
alimentari senza il lavoro contadino o se le nostre campagne dovranno ancora
essere popolate da un tessuto produttivo vivo, con uomini e donne al lavoro
per produrre in modo socialmente responsabile.



I sei mesi di iniziative che si avvieranno dall’autunno puntano a
coinvolgere dal basso le molte realtà che in Italia si stanno mobilitando e
stanno operando per rivendicare il ruolo dei beni comuni, del consumo
critico, dell’economia etica, per la tutela del territorio e dell’ambiente e
la salute dei cittadini. Un largo movimento di opinione e pratiche ha visto
in questi anni stringere più volte alleanze fra movimenti urbani e rurali,
organizzazioni dei consumatori e cittadini per rivendicare, insieme il
valore pubblico dei beni comuni e i diritti fondamentali di accesso alle
risorse. Di questo movimento i contadini sono parte fondamentale con la loro
proposta della Sovranità Alimentare, che, in Italia, ha iniziato il suo
percorso organizzato nelle giornate di Genova del 2001.



Il 20 luglio del 2007 a sei anni di distanza esatta dalle giornate di Genova
in cui i contadini italiani erano presenti a Piazza Rossetti con
Altragricoltura insieme a diverse organizzazioni italiane, presentiamo le
nostre proposte, dopo che queste sono state largamente assunte dalla
società. E’ il momento di passare dai principi a far valere il diritto dei
contadini a produrre e quello dei cittadini al cibo.



ALLE ORE 12.30 DEL 20 LUGLIO, DOPO AVER DEPOSITATO LE LEGGI, LE PRESENTEREMO
PUBBLICAMENTE IN UNA CONFERENZA STAMPA A ROMA PRESSO LA FONDAZIONE BASSO.



Sei invitat@



Per info: www.sovranitalimentare.net