rassegna stampa: ALLARME AVIARIA NEI TERRITORI NUOVA TENSIONE CON TEL AVIV



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 24/3/06
ALLARME AVIARIA NEI TERRITORI NUOVA TENSIONE CON TEL AVIV
Gerusalemme. I vignettisti ci scherzano sopra disegnando kamikaze che
indossano polli al posto della cintura esplosiva. Ma la pandemia che ha
colpito l'intera Striscia di Gaza, e che non può essere fermata dai muri di
separazione, crea serie preoccupazioni a palestinesi e israeliani.
Seicentomila capi dovranno essere abbattuti entro pochi giorni.
Poi lo stesso destino sarà riservato ad altri due milioni di polli. Giorni
fa la morte improvvisa di mille tacchini, in una fattoria israeliana a venti
chilometri da Gaza, aveva fatto scattare l'allarme.
Giovedì quattro focolai sono stati individuati a Rafah e a Juhor Ad Dik,
località rispettivamente a sud e a nord della Striscia. Altri quattro già
vengono segnalati. Ambrogio Mainenti, capo dell'ufficio per la Cisgiordania
e Gaza dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolinea che non
risultano casi di contaminazioni tra gli allevatori e la popolazione, ma non
nasconde l'entità della emergenza che ha fatto direttamente scendere in
campo il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan. Il manifestarsi
dell'aviaria, comporta seri problemi e ha implicazioni di natura politica in
un momento in cui i rapporti tra palestinesi e israeliani si sono inaspriti
per la vittoria di Hamas.
In un contesto di innegabile interdipendenza, occorre che a Gaza arrivino al
più presto possibile macchinari che consentano di eliminare centinaia di
migliaia di polli.
Da una parte e dall'altra vanno prese misure per evitare la diffusione
dell'epidemia.
Il ministero della Sanità israeliano collabora, ma la disponibilità non
produce tutti gli effetti pratici necessari, in una battaglia che va
condotta soprattutto contro il tempo.
È stato calcolato che per risarcire gli allevatori, molti dei quali
nell'attesa presidiano con le armi le proprie aziende, siano indispensabili
15 milioni di dollari.
La Banca Mondiale ne ha reperiti solo 2 milioni e sostiene di non poter
mettere a disposizione altri fondi prima di tre o quattro settimane.
Il ministro degli Esteri israeliano, signora Livni, ha promesso agli Usa che
non ci saranno ostacoli al transito di aiuti umanitari diretti a Gaza, ma
restano congelati, dal giorno dell'avvento al potere di Hamas, gli importi
della tasse doganali dovuti ai plaestinesi e che ammontano ad oltre 50
milioni di dollari l'anno.
Il milione e quattrocentomila abitanti di Gaza vedono aggravarsi la già
oppressiva condizione di emergenza umanitaria in cui vivono.
Il pollame è destinato soprattutto al consumo interno e rappresenta uno
degli alimenti di base a costo abbastanza contenuto di una popolazione che
non ha molte alternative. Sul piano sanitario e della profilassi, non
esistono tranquillizzanti prospettive per le difficoltà di isolare
completamente le aree messe in quarantena.
Contraccolpi rilevanti si avranno su un settore che produce tra l'altro
sessanta milioni di uova l'anno destinate anche all'eportazione in Israele.
I livelli occupazionali palestinesi, già molto insoddisfacenti, sono
destinati a contrarsi.
Il mattino, 26 marzo 2006
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AVIARIA: VENTINOVENNE DI SHANGHAI MORTA PER H5N1
(AGI) - Shanghai, 24 mar. - Una ventinovenne di Shanghai e' morta per
influenza aviaria. Ne ha dato conferma il ministero della Sanita' cinese, in
una nota riportata dall'agenzia Xinhua. Inizialmente alla giovane,
un'immigrata, era stata diagnosticata una polmonite. Il numero delle vittime
del virus H5N1 e' salito a 11 in Cina, dove le persone contagiate finora
sono in totale sedici. Per la prima volta e' stato registrato un caso di
aviaria a Shanghai.
Agi, 24 marzo 2006
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UNA BAMBINA L'ENNESIMA VITTIMA DELL'H5N1 IN ASIA
Il virus H5N1 dell'influenza aviaria miete un'altra vittima in Asia. E'
morta a causa del contagio una bambina di 3 anni martedi' scorso dopo aver
giocato con dei volatili infetti nella provincia di Kampong Speu in
Cambogia. Lo hanno reso noto fonti del ministero della Sanita' cambogiano e
dell'Oms riferendo i risultati di test preliminari dopo l'autopsia.
Corriere della sera, 24 marzo 2006
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AVIARIA/ INDONESIA: BAMBINA DI UN ANNO MUORE DI H5N1
In corso test di conferma in laboratorio riferimento Oms
(Ap) - Giacarta, 25 mar. (Ap) - Una bambina indonesiana di un anno è
deceduta a seguito dell'influenza aviaria. La piccola era affetta dal virus
H5N1. Lo ha annunciato un alto responsabile sanitario di Giacarta. I
risultati dei test, effettuati in un laboratorio indonesiano, dovranno
essere confermati da ulteriori analisi.
Hariadi Wibisono, ufficiale sanitario, ha detto che campioni biologici
prelevati sulla bambina sono stati inviati presso un laboratorio di
riferimento dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), a Hong Kong.
"Se confermati, il numero delle vittime umane nel Paese salirebbe a 23", ha
affermato, precisando che quasi tutti i test condotti a livello locale sono
stati poi confermati dal centro di Hong Kong.
Ad oggi, l'influenza aviaria ha ufficialmente ucciso nella sola Indonesia 22
persone, e 105 nel resto del mondo.
Wibisono ha anche riferito che la piccola, che è deceduta dopo un solo
giorno di degenza in un ospedale per malattie infettive di Giacarta, era
stata a contatto con polli morti.
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AVIARIA, IL VIRUS ARRIVA IN CISGIORDANIA
Si estende l'aviaria anche nei Territori palestinesi: il ministero
dell'agricoltura israeliano ha confermato che il pollame trovato morto in
una cooperativa agricola nella Valle del Giordano e' risultato positivo al
virus.
   L'H5N1 e' stato trovato in un insediamento, Beqaot, non lontano dal fiume
Giordano, che e' stato subito messo in quarantena. Il servizio veterinario
ha anche ordinato l'abbattimento del pollame nelle altre quattro cooperative
del villaggio.
   Intanto il governo israeliano ha assicurato che aiutera' l'Autorita'
Nazionale Palestinese a far fronte al focolaio trovato nella Striscia di
Gaza: i test realizzati su galline trovate morte hanno infatti confermato
ieri che il micidiale ceppo virale e' arrivato anche in quella zona.
Agi, 24 marzo 2006
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CONFERMATI CASI DI AVIARIA NELLA STRISCIA DI GAZA
Confermata la presenza dell'influenza aviaria in numerosi volatili nella
regione di Netzarim, nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato un
responsabile del ministero della Sanità israeliano, dopo un incontro con
esperti palestinesi. Intanto una ricerca americana dimostra che la
trasmissione del virus all'uomo è possibile solo in caso di massiccia
esposizione.
Audionews, 25 marzo 2006
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SVIZZERA, DUE NUOVI CASI NELLA REGIONE DEL LAGO DI COSTANZA
Sciaffusa, 24 mar. - (Adnkronos/Ats) - Due nuovi casi di uccelli selvatici
affetti da influenza aviaria sono stati scoperti nei cantoni di Sciaffusa e
Turgovia, vicino al Lago di Costanza. Salgono cosi' a 26 i casi
diagnosticati in Svizzera.
La malattia non ha per ora colpito nessuna azienda avicola elvetica. Il
virus H5 - ha riferito oggi l'Ufficio federale di veterinaria (Ufv) - e'
stato diagnosticato in un moriglione nel canton Turgovia e in una moretta a
Busingen, enclave tedesca sul Reno attorniata dalle colline sciaffusane.
Adnkronos, 24 marzo 2006
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AVIARIA: BERLUSCONI, ITALIANI POSSONO STARE SERENI
"Gli italiani possono stare assolutamente sereni. Non ci sono motivi di
particolare preoccupazione in questo momento". Lo afferma alla tv 'Romauno'
il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sull'emergenza aviaria.
AGI, 24 marzo 2006
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IL VIRUS SI DIFFONDE TRA I POLLI IN ROMANIA E ISRAELE
ROMANIA - Nuovo focolaio di influenza aviaria anche in Romania: i test hanno
individuato il virus nel villaggio di Florica, provincia di Braila, nel
sud-est del paese. Le autorità veterinarie hanno deciso di abbattere i
volatili del villaggio, nonchè della piccola località vicina di Coltea.
Secondo dati ufficiali, dopo la scoperta del primo caso di aviaria in
Romania nell'ottobre scorso, sono stati identificati 51 focolai di influenza
aviaria.

GERMANIA- Infine anche la regione di Berlino conta da oggi il suo primo caso
di influenza aviaria, e diventa così la settima regione tedesca (su 16) dove
sono stati trovati animali morti con il virus H5N1 del tipo più pericoloso,
in quanto potenzialmente trasmissibile anche agli uomini.
Oggi il governo regionale di Berlino ha annunciato la scoperta di una poiana
morta per il contagio.
Una conferma definitiva è attesa dal laboratorio centrale di analisi
veterinarie «Friedrich Loeffler» sull'isola di Riems nel mar Baltico.
Intorno alla zona di ritrovamento dell'uccello da preda sarà istituita una
zona di protezione, hanno annunciato le autorità berlinesi, per gli esseri
umani non esiste comunque nessun pericolo. Berlino, come Amburgo e Brema, è
una delle tre città- regione della Germania.

 ISRAELE - Sul fronte della diffusione del virus tra gli animali è da
segnalare che i corpi morti di decine di polli sono stati trovati oggi in un
pollaio di Bueina (Galilea). Ancora non è noto se siano stati infetti
anch'essi dal virus H5N1. Nel frattempo le autorità palestinesi hanno
confermato che a Gaza è stato trovato un secondo focolare del virus nella
zona di Rafah. Tredicimila volatili saranno uccisi a partire da domani, ha
anticipato il viceministro palestinese per la agricoltura.
Corriere della sera, 24 marzo 2006
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MONDIALI 2006: PROTESTA DEGLI ALLEVATORI TEDESCHI
Proteste degli allevatori tedeschi, che hanno chiesto alla Fifa la revoca
del divieto di vendita di pollame negli stadi che ospiteranno le 64 partite
dei prossimi Mondiali di Germania 2006. Il provvedimento era stato preso per
i timori per la diffusione del virus dell'influenza aviaria.
"I nostri prodotti sono sicuri e sani", ha assicurato Gerd Sonnleitner,
presidente dell'associazione nazionale degli allevatori. Il gruppo Aramark,
che nel corso della Coppa del Mondo provvederà a gran parte del catering, ha
intanto appoggiato il divieto deciso dalla Fifa precisando che il pollame
non è particolarmente caro ai tedeschi e che nei punti vendita dislocati
negli impianti di gioco avrebbe costituito appena il 2% dell'offerta.
Ma gli allevatori non ci stanno e Sonnleitner ha accusato la Fifa di
isterismo ed irresponsabilità, chiedendo al presidente del governo del
calcio, Sepp Blatter, e al numero uno del comitato organizzatore dei
Mondiali, Franz Beckenbauer, di annullare il divieto, che porterà Aramark ad
offrire ai tifosi solamente carni bovine o suine.
(Calcio.leonardo, 24 marzo 2006 - Il mattino, 26 marzo 2006 - Agi, 24 marzo
2006 -
Corriere della sera, 24 marzo 2006  - Apcom, 25 marzo 2006 - Adnkronos, 24
marzo 2006 -
Audionews, 25 marzo 2006 - Corriere della sera, 24 marzo 2006)
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altragricoltura at italytrading.com

Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it
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Version: 7.1.385 / Virus Database: 268.4.1/309 - Release Date: 11/04/2006