rassegna stampa: IL CAVALLO DI TROIA (con le orecchie d'Asino) ...Altieri sulle soglie di (in)tolleranza di ogm.



Vi giriamo un articolo a commento della posizione assunta, sulla
coesistenza tra metodi di produzione senza OGM e produzioni transgeniche,
dal sindacato di categoria CIA. L'articolo che ben volentiri proponiamo è a
firma del sig. Giuseppe Altieri che ne ha autorizzato la pubblicazione.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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CIA... o CIA ?
Cara Cia... perchè non diciamo invece CIAO agli OGM.

La cia difende gli alimenti biologici... mentre ne chiede la contaminazione
legalizzata...
Infatti, il limite analitico degli ogm non è 0'1% !!! ....e soprattutto
0,1% non è uguale a zero.

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ODG CONTRO LA CONTAMINAZIONE OGM NEL BIO ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE CIA (fonte
Greenplanet)

L'assemblea deplora la volontà di equiparare le soglie di contaminazione
accidentale OGM di biologico e convenzionale, e chiede alla Commissione di
ridurre il "quid" dallo 0.9% al limite analitico dello 0,1%
Ordine del giorno ANABIO
La quarta Assemblea elettiva nazionale della Confederazione Italiana
Agricoltori riunitasi a Roma i giorni 22-23 e 24 marzo accoglie con favore
la proposta di Regolamento del Consiglio dell'Unione Europea che tende ad
una profonda revisione della regolamentazione dell'agricoltura biologica.
L'assemblea condivide la necessità di perseguire, attraverso questa
riforma, regole più trasparenti del sistema di controllo tendenti a
rafforzare la fiducia dei consumatori e la volontà di estendere il campo di
applicazione del Regolamento a settori importanti per l'economia agricola
italiana quali la produzione vinicola e l'acquacoltura.
L'assemblea deplora la volontà espressa nella proposta di revisione  di
volere equiparare la soglia di contaminazione accidentale da OGM del
biologico a quella delle produzioni convenzionali.
L'assemblea ritiene che, qualora questa scelta fosse confermata, il settore
delle produzioni biologiche ne verrebbe gravemente danneggiato.
Le caratteristiche che i consumi riconoscono ai produttori biologici
risiedono, tra l'altro, nella naturalità dei processi produttivi, nelle
tecniche rispettose dell'ambiente, nell'esaltazione della biodiversità.
A questa considerazione si aggiunge il fatto che, dato che nelle produzioni
con metodo biologico è assolutamente vietato l'uso di OGM in qualunque fase
della filiera produttiva, il livello di rischio di contaminazione per il
settore è già di per sé più basso.
Pertanto l'assemblea elettiva nazionale della CIA chiede al Consiglio ed al
Parlamento Europeo che, nel percorso di definizione della proposta di
Regolamento, al biologico europeo venga riconosciuto un livello di
contaminazione OGM non superiore al limite analitico dello 0,1%.
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IL CAVALLO DI TROIA (con le orecchie d'Asino)
di Giuseppe Altieri

Soglie di (in)"tolleranza" di ogm negli alimenti biologici e nelle sementi?

Prove generali di dittatura agroalimentare. Ma la matematica, per fortuna,
non è una opinione... e ci viene in aiuto.

La Commissione Europea si affanna sotto le pressioni asfissianti delle
Multinazionali e propone le solite soglie di (in)"tolleranza" per la
presenza degli ogm, questa volta addirittura sulle sementi per le
coltivazioni e addirittura sugli alimenti biologici.
Ovviamente, siccome gli ogm contaminerebbero irreversibilmente le altre
forme di coltivazione, la Coesistenza di coltivazione con gli ogm
presuppone che non ci sarebbero più coltivazioni ogm freeŠ
Ed è questo l'unico vero scopo delle Multinazionali che cercano di imporre
il loro monopolio sull'agricoltura e il cibo, attraverso brevetti sugli
ogm, contaminazioni irreversibili dell'ambiente e delle altre forme di
coltivazione, soglie di tolleranza senza etichettatura della presenza di
ogm, di modo che i consumatori non possano più scegliere liberamente.
Come si può parlare pertanto di "Coesistenza"?
Infatti, la recentissima sentenza della Corte Costituzionale, sul ricorso
presentato dalla Regione Marche (ogm free) e dall'Asseme (Ass. Sementieri
Mediterranei), ha praticamente abolito la legge 5 che prevedeva che le
Regioni dovessero allestire piani di "Coesistenza" di coltivazione con gli
ogm, ribadendo che, se vogliamo avere sul mercato la coesistenza di merci
contenenti ogm e prodotti biologici, tipici, altri prodotti 100% ogm
free... non si possono coltivare ogm in Italia e le Regioni fanno bene a
dichiararsi "libere da ogm".
Mettere delle soglie di tolleranza di ogm nelle sementi e negli alimenti
biologici (oggi 100% ogm free) significherebbe invece dare la possibilità
di coltivare ogm e contaminare in breve tempo tutta l'agricoltura
tradizionale europea.
Soprattutto significherebbe la distruzione dell'agricoltura biologica, che
sta rapidamente conquistando con i suoi prodotti i mercati di tutto il
mondo, proprio perchè rigorosamente liberi da ogm.
Un Cavallo di Troia dal naso lungo... e dalle orecchie d'asino.
Una proposta di "mediazione" fatta da alcuni "ecologisti" e dalla CIA (il
sindacato agricolo, beninteso...) alla commissione europea prevede che le
soglie di tolleranza negli alimenti biologici corrispondano ai livelli
minimi di presenza rilevabile alle analisi di presenza di ogm, definite col
valore di 0,1% (e nelle sementi?).
Ma questo è un valore maggiore di Zero!
La matematica per fortuna ci viene in aiuto. Ma scusate, se rilevo presenza
di ogm nel biologico e nei semi di qualsiasi tipo laddove gli ogm non ci
devono stare (altrimenti contaminerebbero tutto), a cosa servono le soglie
di tolleranza?
Qualcuno forse non ha ancora capito che gli ogm sfuggono sia alla politica
che alle mediazioni, come tutte le dittature, che semplicemente impongono
se stesse.
O si accetta irreversibilmente che tutto diventi ogm, con la cosiddetta
Coesistenza di coltivazioni (contraddizione in termini) e le soglie di
tolleranza senza etichette (cose legate a doppia mandata in relazione di
causa ed effetto)... o no.
Semplice... forse troppo.
Cerchiamo invece di darci da fare per abolire le soglie di tolleranza di
ogm in tutti gli alimenti (oggi, in quelli convenzionali, allo 0,9%) cosi
com'è per quelli biologici (oggi al 100% liberi da ogm e, guarda caso,
scelti sempre più dai consumatori) ed etichettiamone le presenze anche in
tracce rilevabili alle analisi di presenza/assenza, affinchè i consumatori
possano scegliere se mangiarli o meno gli ogm ....
...se proprio li vogliamo importare e mettere sul mercato (unica forma di
coesistenza possibile), nonostante gli accertati rischi per la salute.
Altrimenti a forza di soglie di tolleranza ....diventeremo tutti intolleranti.
Facciamo un esempio pratico.
Matematicamente, la soglia di rilevazione analitica di presenza degli ogm
corrisponde a qualsiasi valore sopra Zero!
E non allo 0,1% (che corrisponderebbe a 1:1.000 semi) e a una parte su
1.000 negli alimenti in generale.
Infatti, se il campione d'analisi è di 3.000 semi (come per legge in
Italia), per trovare positività alle analisi è sufficiente avere la
presenza di 1 seme OGM = 0,03% (analisi PCR qualitativa); se troviamo 2
semi OGM su 3.000, abbiamo un valore di 0,06%; se ne troviamo 3 su 3.000,
abbiamo il valore 0,1%. Se questo valore 0,1% venisse assunto come soglia
di tolleranza, una contaminazione di 2 semi OGM su 3.000 verrebbe
legalizzata e sarebbe sufficiente a contaminare tutta l'agricoltura Europea
in breve tempo, vanificando lo stesso concetto di coesistenza, in quanto
tutte le coltivazioni conterrebbero ogm.
Se il campione d'analisi fosse di 10.000 semi, come qualcuno addirittura
propone, la presenza di 1 seme ogm darebbe un valore di 0,01%, sufficiente
alla determinazione di presenza con le analisi qualitative PCR, per le
quali basta che ci sia un solo dna ogm nel campione da analizzare. In
questo caso, se inserissimo delle soglie di tolleranza allo 0,1% potremmo
avere addirittura 9 semi GM su 10.000 ...legalizzati !!
E negli alimenti è sufficiente la presenza di una sola particella
transgenica per verificarne la presenza, anche se in misura infinitesima...
importante è che sia presente nel campione di analisi... e ciò dipenderà da
come preleviamo i campioni e dal numero di campioni analizzati (più ne
analizziamo e maggiore sarà la probabilità di rintracciare le eventuali
contaminazioni da ogm)
E allora, cerchiamo di fare molta attenzione... gli ogm possono sfuggire
alla politica ma non alla matematica, che per fortuna non è una opinione.
A proposito di opinione, ricorderei che quella pubblica è all'80% contraria
agli ogm.
No, pertanto, alle soglie di tolleranza e Si alle etichettature di
qualsiasi livello di presenza di ogm negli alimenti e divieto assoluto di
semine di ogm e di contaminazione qualsiasi delle sementi.
Ed alimenti Biologici rigorosamente liberi da ogm al 100%.
La tolleranza Zero è l'unica che può garantire la coesistenza sul mercato
tra "alimenti" ogm importati ed alimenti biologici e tradizionali Europei
ed Italiani, 100% ogm free.
Altrimenti tutto diventerà contaminato e nulla sarà più puro... ci saranno
solo gli Ogm.
E il cibo, forse, a causa dei diritti di brevettoŠ diventerà un lusso.
Oggi siamo a un bivio: biologico o transgenico. I consumatori e i popoli
hanno già scelto: l'unica via per il progresso è quella indicata dalla
Tradizione.
Commissione Europea o dittatura?
Siamo ottimisti... l'Agroecologia trionferà e, con essa, l'intelligenza umana.
E Ulisse potrà godersi in pace, come ognuno di noi, la sua Itaca, così come
ce l'hanno lasciata i saggi padri, ben sapendo che la terra non è una loro
eredità, ma un prestito dei figli.
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