Re: [R] Chiquita sa8000



> potremmo , invece, premere su Chiquita, visto che ci ha chiesto esplicitamente di avanzare domande e chiarimenti, perche' ci dia le risposte adeguata su come applicheranno il sa8000 in honduras e guatemala, e poi pubblichiamo il carteggio o lo mandiamo ai sindacati bananeri > nico, puoi inviare anche a me, come a sabrina, degli approfondimenti, se ne hai?
>
> avete visto che la copertina dell'Economist di questa settimana è
> dedicata alla RSI? con un approccio molto critico, parrebbe... qualcuno
> ne sa di più?

ciao chiara.
rispondo a te e giro il dibattito che stiamo avendo sulla certificazione SA8000 di Chiquita anche sulla lista consumo critico, perche' credo che sia il posto giusto.

tre cose:
1) di approfondimenti sul sa8000 te ne posso mandare.
pero' non ti arrabbiare, ti chiedo di leggerti prima cio' che ho scritto in tremesi di lavoro sull'argomento per la mia tesi di master. li' ci ho gia' riassunto tutto cio' che ho trovato sull'argomento e ho rielaborato abbastanza la cosa e troverai decine di riferimenti.

http://italy.peacelink.org/consumo/articles/art_7369.html

sul pdf troverai alcuni spunti che credo necessari conoscere:

a) le critiche attualmente rivolte alle imprese che si certificano sa8000 (ad es. i pareri diretti di Francuccio e a Filippo Mannucci, presidente di Manitese)

b) cosa significa fare sa8000 per un'impresa, quali sono i passaggi, e quali sono le responsabilita' dell'ente certificatore.

c) come si potrebbe fare di piu': questo e' molto importante perche' nel momento che si va a criticare un'impresa che si certifica sa8000, bisogna cercare di capire obbiettivamente come chiedere di piu' e cosa chiedere. per esempio, molte delle informazioni ottenute durante la fase di certificazione rimangono segrete tra l'impresa e l'ente certificatore. e questa cosa deve cambiare.

d) che significa dialogo con gli stakholder: poiche' le imprese iniziano a rendersi conto che farsi certificare da qualcuno pagato dalle stesse imprese non convince abbastanza, provano a rendere conto a tutti coloro che chiedono spiegazioni. non e' da poco il fatto che il FTSEGood inserira' come parametro per la classificazione delle imprese nei suoi listini la capacita' di dialogo con gli stakeholder
http://www.ethicalcorporation.com/content_print.asp?ContentID=3392

e non e' un caso se ogni volta che ti metti a ragionare di responsabilita' sociale d'impresa ti trovi prima o poi a leggere del dialogo con gli stakeholder, unica forma rimasta per fare pressione con le imprese, fintanto che la rsi rimarra' iniziativa volontaria.

e) perche' non e' cosi' semplice prendere e chiedere spiegazioni? perche' c'e' un accountability richiesta anche alle ong o ai gruppi come ai nostri: nel momento che qualcuno si mette a fare il processo a qualcun altro, deve dimostrare di rappresentare qualcuno, di avere tutte le carte in regola, di non avere conflitti di interessi, di essere trasparente ecc.

f) l'inganno della comunicazione: il nodo focale della rsi e' la distinzione tra cosa si fa e cosa si dichiara. se chiquita dichiarera' di essere etica, nella sua pubblicita', avremo tutti i diritti di chiedere spiegazioni. se dichiara di essere certificata sa8000, ha solo dichiarato di avere rispettato un protocollo per il suo stabilimento e di avere allestito un controllo sui fornitori. l'attenzione alla comunicazione e' centrale, e l'impresa come gli attivisti, ne prendono lentamente atto.

2) ECONOMIST:
ho l'economist con me in borsa e leggo il dossier lentamente.
ti propongo i primi commenti che ho sentito venire alle labbra leggendolo:
- mi pare altamente sommario e superficiale.
- muove critiche che si muovevano dieci anni fa
- continua a confondere responsabilita' sociale d'impresa con filantropia, dimenticando di citare tutti gli sforzi avviati sui codici di condotta, interni all'azienda e rispetto ai fornitori. leggendolo mi veniva in mente l'introduzione di zamagni in Economia civile, che spiega bene perche' non basta piu' che il manager faccia bene il manager, e poi ci pensera' qualcun altro allo stato sociale.

Nella stagione della globalizzazione, la logica dei due tempi non funziona piu'.Tale logica prevedeva che prima le imprese producessero e che poi lo Stato si occupasse del sociale.
Non funziona piu' per due motivi:
1) La ricchezza non coincide piu' con il territorio di produzione, per via della globalizzazione della produzione. ("Cio' che e' bene per la Ford e' bene per il paese" non funziona piu') 2) Agire sulla redistribuzione e' troppo tardi. Continueremo ad assistere alla crescita dell'ineguaglianza. E' la produzione stessa che deve diventare "sociale".
...

- l'articolo e' stato accolto gelidamente con grande perplessita' dalla lista csr-chicks (che invito a seguire) dove convergono tutti gli attori principali che si occupano di csr nel nord europa.

- infine, ho notato solo ora per la prima volta, come nessuno degli articoli dell'economist sia firmato, e non ci sia alcun modo di risalire all'autore e alle fonti. non vi e' una citazione, ne' una bibliografia. per la prima volta l'economist mi e' apparso qualcosa di cui non sapevo la provenienza.

3) DOV'E' LA BUFALA dell'SA8000 e della RSI?
ogni giorno mi sveglio e mi chiedo: ma tutta questi consulenti e mangaer che parlano di RSI ci credono veramente? sta cambiando qualcosa o non sta cambiando nulla?
la mia risposta e' un po' amara, se non si fosse ancora capito.
non credo sia cambiato molto. non lo so abbastanza.

ma so per certo che qui entriamo in gioco noi.

il problema non e' la responsabilita' sociale d'impresa o l'sa8000. e' il risveglio della gente comune. che deve saper leggere questi strumenti,e cominciare a premere, premere premere. non saranno i consulenti della RSI che cambieranno le cose. sono spesso ottimi agenti di marketing.

sara' la gente, saremo noi.

:)
per quanto riguarda la mia parteciazione ad una campagna su Chiquita, ci pensero'. vediamo se in questa lista c'e' un po' di gente interessata al punto da leggersi una polpetta lunga come questa di stasera.

sto ancora aspettando una risposta da New Balance e dai sindacati inglesi, a cui scrissi in agosto, e da cui non ho ancora avuto una accettabile risposta.
mi ha insegnato che muoversi come piccolini e da soli non serve a molto.

vediamo se invece riusciamo ad alimentare un'onda di vita.

un saluto affettuoso
nicoletta