News Abiti Puliti n. 5/08



spero che adesso sia leggibile, scusate.
Ersilia Monti


Newsletter n.5
Ottobre 2008
CLEAN CLOTHES NEWS
Uno strumento per fornire informazioni provenienti dalle campagne in corso ma anche dalle imprese e dal mondo delle istituzioni, per fornire maggiori elementi di analisi su un settore in continuo mutamento e grande ristrutturazione che ci riguarda da vicino. Segnalateci notizie su articoli, studi e comunicazioni relativi al settore tessile-abbigliamento e calzature e soprattutto fateci avere vostri commenti e proposte sulle possibili alternative "critiche" alla ricerca di filiere che rispettano i diritti sociali e ambientali nel Nord e nel Sud del Mondo.

 <http://www.abitipuliti.org:8080/abitipuliti/news/indice>
SOMMARIO
-    L’Approfondimento:
o    In Argentina lungo il filo di cotone di un progetto ambizioso di commercio equo. Reportage di Sandra Cangemi
-    Casi urgenti:
o    Delegazione di lavoratori thailandesi di Triumph incontra i vertici aziendali europei
o    Arrestato sotto false accuse il legale dei lavoratori delle zone franche delle Filippine
-    Dalle istituzioni:
o    Prorogati i dazi sulle importazioni di scarpe da Cina e Vietnam
-    Altre notizie:
o    Novità editoriale. “United business of Benetton: sviluppo insostenibile dal Veneto alla Patagonia”
-    Dal mondo delle imprese:
Adidas, Arena, Armani, Coin, Ferré, Gucci, La Perla, Lidl, Lotto, Mark&Spencers, Police sunglasses, Timberland, Wal-Mart

L'APPROFONDIMENTO

IN ARGENTINA LUNGO IL FILO DI COTONE DI UN PROGETTO AMBIZIOSO DI COMMERCIO EQUO
A un anno dal lancio delle prime magliette simbolo della campagna Tessere il Futuro che si propone di costruire una filiera tessile equa e solidale completa, dalla coltivazione del cotone alla distribuzione del prodotto finito, Sandra Cangemi del Coordinamento Nord/Sud del Mondo ha attraversato l’Argentina per fare il punto di un progetto che unisce i contadini del Chaco alle fabbriche recuperate e alle cooperative di cucitrici di Buenos Aires.

>> Leggi il contributo <http://www.abitipuliti.org:8080/abitipuliti/doc/Argentina_Cangemi>

CASI URGENTI

DELEGAZIONE DI LAVORATORI THAILANDESI DI TRIUMPH INCONTRA I VERTICI AZIENDALI EUROPEI
Dal 23 settembre al 3 ottobre Wanphen Wongsombat del Triumph International Thailand Labour Union e Premjai Jaikla della Thai Labour Campaign hanno  tenuto una serie di incontri pubblici  e con i sindacati locali in Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia e Svizzera sul caso riguardante Jitra Kotshadej, leader del sindacato della Body Fashion Thailand, licenziata dalla filiale thailandese della multinazionale dell’intimo Triumph International per aver espresso in un contesto privato le proprie opinioni politiche. La CCC è soddisfatta della visibilità data al caso dalla stampa e della solidarietà ricevuta. Wanphen e Premjai hanno anche incontrato in Germania i vertici di Triumph alla presenza del consiglio di fabbrica tedesco. Il risultato è stato deludente in quanto Triumph continua a respingere ogni richiesta di intervento diretto. Continueremo a seguire il caso.
 
ARRESTATO SOTTO FALSE ACCUSE IL LEGALE DEI LAVORATORI DELLE ZONE FRANCHE DELLE FILIPPINE
L’avvocato del lavoro Remigio Saladero del Pro-labor Legal Assistance Center (PLACE) è stato arrestato dalla polizia filippina con l’accusa pretestuosa di concorso in omicidio e in un tentativo di rivolta. Qualche giorno prima Saladero era stato indicato fra i responsabili di un incendio appiccato al traliccio dell’operatore di telefoni cellulari Globe a Lemery, Batagans, atto attribuito al movimento  guerrigliero Nuovo Esercito Popolare (NPA). In realtà, Saladero si trovava in quelle ore nel suo ufficio di Quezon City a colloquio con un cliente. Saladero è il consulente legale del Kilusang Mayo Uno (KMU), sindacato indipendente che il governo delle Filippine accusa di appartenenza alle formazioni ribelli comuniste. Per tutto lo scorso anno la polizia ha mantenuto gli uffici di PLACE sotto stretta sorveglianza rivolgendo minacce allo staff e ai clienti dello studio. Secondo il Philippine Center for Trade Union and Human Rights (CTUHR) la vita di Saladero è in questo momento !
 in grave pericolo. PLACE è una spina nel fianco per il governo filippino poiché tratta ogni anno gratuitamente circa 700 cause di diritto civile e penale in materia di lavoro, di diritti umani e civili. Saladero è stato il difensore dei lavoratori della Dole, della Nestlé e di fornitori di Wal-Mart nella zona franca di Cavite.
Scrivi una lettera di protesta al governo delle Filippine dal sito dell’International Labor Rights Forum (ILRF) che si sta occupando del caso:

http://www.unionvoice.org/campaign/saladero/


DALLE ISTITUZIONI

PROROGATI I DAZI SULLE IMPORTAZIONI DI SCARPE DA CINA E VIETNAM
Alla scadenza dei due anni dall’adozione dei dazi sulle importazioni di calzature da Cina e Vietnam, la Commissione europea si è espressa a favore della richiesta di aprire una nuova indagine sulle pratiche commerciali in atto da parte dei due paesi asiatici. Questa nuova inchiesta implica automaticamente una proroga dei dazi in vigore fino a 15 mesi, ovvero il periodo massimo durante il quale la Commissione svolgerà l’indagine per accertare la sussistenza del dumping. Il provvedimento, che era stato introdotto ufficialmente nell’ottobre del 2006 dopo una prima fase provvisoria, fissava i dazi nella misura del 16,5% per i prodotti provenienti dalla Cina e del 10% per quelli provenienti dal Vietnam. Secondo l’associazione dei calzaturieri italiani, le misure si sono rivelate utili facendo registrare una diminuzione di 40 milioni di paia di scarpe immesse nei mercati dell’Unione Europea, ma crea inquietudine il fenomeno recente delle triangolazioni fra paesi.
Il governo cinese ha annunciato intanto l’innalzamento dei rimborsi sull’Iva per alcune tipologie di merci esportate, tra le quali anche il tessile-abbigliamento, con l’obiettivo di aiutare le aziende manifatturiere cinesi a superare il periodo di crisi che il settore sta attraversando. L’export cinese di tessile-abbigliamento ha subito una pesante battuta di arresto facendo registrare –21,2% rispetto all’anno precedente.

ALTRE NOTIZIE

NOVITA’ EDITORIALE.  “UNITED BUSINESS OF BENETTON: SVILUPPO INSOSTENIBILE DAL VENETO ALLA PATAGONIA”
Se per “sviluppo sostenibile” si intende un percorso di crescita economica attento e rispettoso delle culture originarie e del contesto ambientale e sociale in cui si innesta, quello proposto e imposto dalla Benetton non lo è. Nella sua propagazione dal Veneto all’estremo sud del mondo, il modello Benetton si è dimostrato quasi sempre “insostenibile”. Il libro di Pericle Camuffo, United business of Benetton : sviluppo insostenibile dal Veneto alla Patagonia (Stampa Alternativa, 2008) si propone di ricostruire le tappe principali della sua controversa affermazione. Ciò che ne emerge è il volto di un’azienda che dietro a una maschera progressista e compassionevole, costruita nel tempo con un uso spregiudicato del mezzo pubblicitario, nasconde una realtà ben diversa, fatta di una miriade di storie di sfruttamento, di violazione dei diritti umani, di minacce e di ricatti, che vanno di pari passo con l’enorme espansione del suo impero economico. Il libro offre un’informazione min!
 uziosa che attinge al lavoro, qui finalmente riunificato, di tante campagne di denuncia che in questi anni hanno cercato di smascherare l’equivoco scavando con costanza e determinazione sotto la superficie sfaccettata del marchio.
Il libro sarà presentato a Milano sabato 22 novembre, ore 18,00,  presso il negozio civico Chiamamilano, Largo Corsia dei Servi 11. Con l’autore interverranno Ersilia Monti del Coordinamento Nord/Sud del Mondo / Campagna Abiti Puliti e un rappresentante dell’associazione Ya Basta.

DAL MONDO DELLE IMPRESE
Cessioni/acquisizioni, ristrutturazioni, attualità & futilità

Fra i top testimonial, il calciatore inglese David Beckham occupa un posto di eccezione: ogni anno percepisce 36 milioni di euro in sponsorizzazioni. I contratti pubblicitari riferiti a imprese della moda e della grande distribuzione tessile sono così ripartiti: Armani (28 milioni di euro per 3 anni), Adidas (3 milioni di euro), Mark & Spencer (3 milioni di euro), Police sunglasses (1 milione di euro). Ma se sarà in forza al Milan per parte della prossima stagione calcistica, così come sembra, nelle occasioni ufficiali Beckham dovrà vestire gratuitamente Dolce & Gabbana, main sponsor della squadra.

ARENA, l’azienda italiana specializzata in costumi e accessori per il nuoto, è stata condannata in Francia dal tribunale di Libourne a versare 4,8 milioni di euro a 96 suoi ex dipendenti della fabbrica locale, chiusa nel marzo 2007 per mancanza di competitività, trasferendo le produzioni in Cina e licenziando 169 persone, in maggioranza donne cinquantenni. Secondo il tribunale, “se è chiaro che il trasferimento di attività in paesi con garanzie salariali e sociali inferiori a quelle prescritte dalle leggi francesi può garantire minori costi di produzione, aumentando i margini di profitto, questo fatto, da solo, non costituisce una giustificazione economica sufficiente per il licenziamento”.  Al momento della chiusura della fabbrica, l’amministratore delegato di Arena Francia, Nicolas Préault, spiegò che era necessario risparmiare nella produzione, per investire in pubblicità, nell’apertura di nuovi negozi e nella ricerca di materiali innovativi. Nella sentenza, però, il giud!
 ice ha obiettato che, per quanto riguarda il settore pubblicitario, all’epoca “Arena godeva di una notorietà mondiale senza precedenti, grazie ai risultati conseguiti dalla sua icona pubblicitaria, Laure Manaudou”. Arena ha deciso di ricorrere in appello.

TIMBERLAND ha patteggiato negli USA il pagamento di 7 milioni di dollari per chiudere una class action in cui era accusata di aver inviato a decine di migliaia di persone degli sms promozionali non autorizzati dai destinatari. Negli Stati Uniti, alcuni operatori telefonici fanno pagare la ricezione degli sms. La causa era stata promossa da un utente che nel dicembre 2005 aveva ricevuto sul lavoro un sms che pubblicizzava sconti per chi acquistava articoli Timberland dal sito dell’azienda. Timberland e la società di e-commerce GSI hanno scelto la via del patteggiamento senza ammettere alcun comportamento scorretto.

La catena di distribuzione LIDL dovrà pagare multe per complessivi 1.462 milioni di euro dopo che dodici Länder tedeschi l’hanno ritenuta responsabile di aver spiato i propri dipendenti attraverso telecamere piazzate anche nei bagni e registrando le conversazioni telefoniche. Lidl, che sostiene di aver fatto ricorso a questi metodi per prevenire i furti, ha diffuso un comunicato di scuse ai dipendenti. La vicenda era stata svelata lo scorso marzo dal settimanale Stern.

Sette persone, fra cui tre titolari di agenzie investigative toscane, sono state arrestate dalla polizia di Firenze per aver fornito ad alcune imprese, fra queste GUCCI, informazioni acquisite illegalmente dalle banche dati riservate del ministero degli interni.  Gucci, che risulterebbe estranea ai fatti, si serviva di investigatori privati per raccogliere informazioni sulle persone e sulle società con cui trattava nell'ambito della sua attività industriale e commerciale, fra cui manager, contoterzisti, fornitori e clienti. Fra gli arrestati l’ex responsabile della sicurezza del gruppo.

I dipendenti della sede di Milano della Gianfranco FERRE’ hanno scioperato il 21 ottobre per protestare contro i licenziamenti delle ultime settimane. La protesta – ha spiegato la Filtea Cgil milanese in una nota – ha origine da una serie di licenziamenti e dalla mancata conferma di personale in prova e di altri lavoratori con contratti a termine senza che siano state attivate le procedure di consultazione sindacale e gli ammortizzatori sociali finalizzati. Le RSU e la Filtea hanno chiesto un confronto con i vertici aziendali sullo stato della crisi finanziaria che il gruppo Itierre sta attraversando in una fase di crescita limitata dei fatturati.

Nuovi guai per Wal-Mart dopo la diffusione di un rapporto della rete statunitense SweatFree Communities, impegnata nella promozione di acquisti etici presso le amministrazioni pubbliche. Nella fabbrica di un fornitore del Bangladesh, JMS Garments, che produce abbigliamento scolastico della linea Faded Glory, sono state riscontrate gravi violazioni dei diritti dei lavoratori, con turni di lavoro di 19 ore al giorno per rispettare i tempi di consegna imposti da Wal-Mart, frequenti abusi verbali e fisici, straordinari obbligatori e salari al di sotto dei minimi legali per i neo-assunti. L’inchiesta, anticipata dal settimanale Business Week, è stata condotta da collaboratori locali di SweatFree Communities, che hanno intervistato nelle loro case 90 operai della JMS, dove lavorano più di 1.700 persone, cui viene negato il diritto di organizzarsi liberamente. I lavoratori riferiscono in particolare che le ispezioni di Wal-Mart sono sempre preannunciate e che a raccontare la verità!
  agli ispettori si rischia il licenziamento.  
Forse per distogliere l’attenzione da questo nuovo scandalo e tentare di rinverdire un’immagine già molto compromessa, Wal-Mart ha annunciato a fine ottobre che i suoi fornitori cinesi saranno tenuti dal prossimo anno (dal 2011 il resto dei fornitori nel mondo) a certificare il rispetto delle normative sociali e ambientali in vigore nel loro paese, a migliorare del 20% l’efficienza energetica degli impianti entro il 2012 e a comunicare i nomi di tutte le fabbriche coinvolte nel processo produttivo. Al tempo stesso Wal-Mart pretende che entro il 2012 la qualità  produttiva migliori al punto tale da azzerare gli scarti per merce difettosa.

Il gruppo COIN ha rilevato la catena specializzata nella moda giovane a basso prezzo Melablu, proprietaria in Italia di 60 negozi, con l’obiettivo di consolidare la presenza del gruppo nel segmento della fast fashion.

ADIDAS ha acquisito per 53,3 milioni di euro l’azienda statunitense Ashworth specializzata nell’abbigliamento per il golf. La divisione TaylorMade-adidas Golf, a cui Ashworth si aggiunge, ha apportato ad Adidas nel 2007 ricavi per 804 milioni di euro.

A pochi giorni dall’annuncio dell’acquisizione totale di LA PERLA, il fondo di private equity americano JH Partners ha predisposto l’avvio di un piano di ristrutturazione e rilancio del gruppo il cui primo passo prevede una riduzione di organico pari a 365 unità nelle sedi di Bologna. I tagli si inseriscono in un piano di decentramento di alcuni processi aziendali, dallo sviluppo delle collezioni fino alla gestione delle consegne sui mercati internazionali.

LOTTO ha firmato un accordo con Star 360 Sdn per la distribuzione dei suoi prodotti in Malesia attraverso catene specializzate nello sport oltre all’apertura di negozi monomarca. L’accordo segue quello firmato nei mesi scorsi con la società cinese Li Ning per la produzione e vendita di prodotti Lotto in Cina.

(Fonti: Il Sole 24 Ore, vari numeri ottobre 2008; Fashionmagazine vari numeri ottobre 2008; Filtea; RSI News settembre-ottobre 2008)

(a cura di Ersilia Monti, Deborah Lucchetti, Claudio Brocanelli; con il contributo di Sandra Cangemi)


ADERITE ALLA CAMPAGNA

Se siete un'organizzazione e intendete aderire e sostenere la campagna, potete farlo attraverso:
* la promozione e la diffusione dei contenuti della campagna presso i vostri soci e gruppi
* la disponibilità a tradurre documenti e ricerche
* l'organizzazione di eventi di sensibilizzazione sui diritti del lavoratori
* il finanziamento delle attività della campagna


Campagna Abiti Puliti
www.abitipuliti.org <http://www.abitipuliti.org>
è promossa da Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Coordinamento Nord/Sud del Mondo, FAIR, Manitese

con l'adesione di AltraQualità, Assobotteghe, CTM-Altromercato, Fondazione Cuturale Responsabilità Etica, GAS Birulò, LiberoMondo e Rete Radie Resch

per iscriversi alla lista

info-request at abitipuliti.org <mailto:info-request at abitipuliti.org?subject=subscribe>

per informazioni

deb at lillinet.org

ersilia.monti at mclink.it