rassegna stampa: L'acqua è sempre più cara.




a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Greenplanet" - 07/10/2008
L'acqua è sempre più cara. + 4,6% rispetto al 2006,+ 50% a Novara e +45% a
Verbania
Martedì 07 Ottobre 2008 17:47
Presentata una indagine di Cittadinanzattiva sulle tariffe per l'acqua.
Centro Italia più caro, con Toscana in testa, mentre il Sud è sprecone.
L'associazione chiede il blocco delle tariffe fino a dicembre 2009.
Agrigento è la città in cui l'acqua costa di più (445 euro annui), ben 4
volte superiore al costo di Milano che, con una spesa annua di 106 euro, è
la città meno cara.

La Toscana si aggiudica il primato di regione più costosa per il servizio
idrico, con ben sette città nella lista delle dieci più care. Mentre fra le
dieci meno care, ben otto sono capoluoghi di provincia del Nord.

I dati sono elaborati dall'Osservatorio Prezzi e Tariffe di
Cittadinanzattiva, che ha preso in esame, per tutti i capoluoghi di
provincia italiani, il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di
fognatura, canone di depurazione, e quota fissa o ex nolo contatori). Il
riferimento è dato dal costo annuo sopportato da una famiglia di tre persone
che consuma all'anno 192 metri cubi di acqua, come calcolato dal Comitato di
vigilanza sull'uso delle risorse idriche.

Il responsabile nazionale delle politiche dei consumatori, Giustino Trincia,
che oggi ha consegnato l'indagine al Ministro Scajola, ha così commentato i
dati. "Al Governo e al Parlamento chiediamo il blocco delle tariffe
dell'acqua fino a tutto il 2009. E' indispensabile, inoltre, l'istituzione
di un'Autorità di regolazione del settore idrico dotata di reali poteri
d'intervento per mettere fine alla scandalosa giungla di tariffe, contratti
e bollette fotografata dal nostro Rapporto.

Una giungla che penalizza almeno tre diritti fondamentali dei consumatori,
come quelli all'accessibilità, alla continuità del servizio e alla
comprensibilità dei contratti e delle bollette. E' però indispensabile - ha
concluso Trincia - che Comuni e Regioni facciano la loro parte visto che i
servizi pubblici locali, come quello idrico, determinano da soli un tasso
d'inflazione di circa il 7%, rispetto al tasso medio nazionale che è di
circa il 4%".

Complessivamente, in media, in un anno una famiglia sostiene una spesa di
229 * per il servizio idrico integrato, con un aumento del 4,6% rispetto
alla spesa sostenuta nello corso del 2006 ed un aumento del 32% da gennaio
2002 ad agosto 2008. Il dato immediatamente evidente è la differenza
tariffaria tra le diverse regioni. Le regioni centrali si contraddistinguono
in media per le più elevate tariffe applicate al servizio idrico integrato
(267 * annuali).

Le tariffe regionali più elevate (al di sopra della media nazionale) si
riscontrano, nell'ordine, in Toscana, Puglia, Umbria, Emilia Romagna,
Marche, Sicilia, Liguria e Sardegna. Ma elevate differenze sussistono anche
all'interno della stessa regione. Ad esempio, in Sicilia tra Agrigento e
Catania la differenza di spesa annua per il servizio idrico è addirittura di
269 euro. Ancora, in Veneto, tra Rovigo e Venezia intercorre una differenza
di 185 euro. Altri esempi di simile portata si possono riscontrare in
Piemonte, Lombardia, Toscana e Friuli.
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