"ai consiglieri comunali di Roma facciamo cantare La Societa' dei Magnaccioni!"



L’inno di Mameli sarà cantato dai consiglieri comunali di Roma prima di ogni
seduta di lavoro, questo ha voluto il sindaco Alemanno. Sarebbe allora più
in stile con la romanità, che i consiglieri intonino "La società dei
magnaccioni" e che lo stesso inno sostituisca in parlamento quello del
Mameli

Le note dell’italico motto “Fratelli d’Italia” sono state suonate ieri, per
la prima volta,  dalla banda della Polizia municipale, aprendo i lavori del
Consiglio comunale davanti al sindaco Alemanno e ai consiglieri presenti.

 Se Alemanno ha dichiarato che: “L´inno rappresenta un momento per rendere
solenne l´apertura dei lavori in consiglio comunale e ricordare a tutti i
consiglieri che in aula si lavora per il bene comune”, Vittorio Marinelli –
vicepresidente e legale rappresentate per molti anni del Codacons ed oggi
leader di European Consumers – non ci sta e lancia una controproposta al
sindaco capitolino.  “Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, con questa
iniziativa dell’inno di Mameli, sembra dimenticare – dichiara Marinelli - da
quale parte politica sta. I suoi alleati bruciano le bandiere, parlano di
federalismo fiscale, di devoluzione e lui ritira fuori l’Inno di Mameli?”

 L’attacco di Marinelli si conclude con una proposta destinata a lasciare il
segno nel dibattito pubblico: “Caro sindaco perché invece dell’Inno di
Mameli non facciamo cantare ai consiglieri comunali <<La Società dei
Magnaccioni>>? In tempi in cui tutti parlano di federalismo, riscoprire le
tradizioni locali sarebbe una cosa degna di nota. Anzi, visto che il
parlamento si trova a Roma proporrei di far cantare la società dei
Magnaccioni anche ai nostri deputati; tra l’altro titolo e testo della
canzone romana si addicono perfettamente ai nostri politici!” 

www.europeanconsumers.it



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