RE: comunicato stampa - privatizzazione dell' acqua



infatti credo proprio che nel nostro stupido paese il vero problema sia il fatto che non si riescono
pi�istinguere le diverse ideologie politiche...i politicanti hanno tutti gli stessi sporchi interessi...
questo �n paese allo sbando...e poi possiamo smettere di parlare di berlisc......�hiaro che
lui ha disfatto un paese, ma non �tato il solo...

marianna

From: franco.borghi at fbitc.it
To: consumocritico at peacelink.it
Subject: Re: comunicato stampa - privatizzazione dell' acqua
Date: Fri, 20 Jun 2008 14:50:22 +0200

...s�il problema non �erlusconi e la sua marmaglia. Il problema siamo noi che ci diciamo di sinistra e non abbiamo il coraggio e la lucidit�i scendere in piazza n�rima con prodi n�ra con Berlusconi. Abbiamo delegato i governi a fare i cavoli loro, sopra le nostre teste.
Ora ben ci sta tutto quello che succede, Colpa nostra !
 
Franco
 
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Reply to: franco.borghi at fbitc.it
----- Original Message -----
Sent: Friday, June 20, 2008 2:00 PM
Subject: Re: comunicato stampa - privatizzazione dell' acqua

Perch� il governo della sinistra non ha ripubblicizzato l'acqua ed aumentato i salari? Perch�a sinistra libera da obblighi massonici di governo non sciopera? Altro che Berlusconi!!


----- Messaggio originale -----
Da: luca pusceddu <puscedduluca at hotmail.com>
A: consumocritico at peacelink.it
Inviato: Marted�7 giugno 2008, 15:56:04
Oggetto: RE: comunicato stampa - privatizzazione dell' acqua

Luciano, hai proprio ragione. Mi hai fatto venire in mente una straordinaria battuta di un film di Pier Paolo Pasolini, "La Ricotta", in cui un giornalista italiano chiede ad un regista (impersonato da Orson Wells) cosa pensi dell'Italia. Ed egli risponde: " un popolo di analfabeti con la borghesia pi�ignorante d'europa". Ecco, questa �'Italia. Un italia piccina, pidocchiosa, uscita dalle logge, un regime dei pasci�come avrebbe detto un mio grande conterraneo, Antonio Gramsci.
ciao


Luca



Date: Tue, 17 Jun 2008 15:42:58 +0200
From: deiesu at gmail.com
To: consumocritico at peacelink.it
Subject: Re: comunicato stampa - privatizzazione dell' acqua

Vorrei far vedere le cose da un'altra ottica:
gli italiani che ricavano benefici da questo sistema (in termini di soldi, potere, vantaggi, nomine, briciole varie) sono molti di pi�quelli che ne vedono l'assurdit� la nocivit�Poi c'�l gruppo con basso livello culturale, intortato dalle televisioni. L'unica possibilit�i cambiamento si potr�erificare solo quando il processo di spolpamento messo in atto dalla finanza internazionale con la complicit�ei politici di tutti i partiti sar�ompletato e noi arriveremo al livello dell'Argentina, del Cile, della Polonia, della Russia di Eltsin, etc.
Non so' se la nostra millenaria cultura della sopportazione, cos�ome insegnataci da Santa Madre Chiesa, ci permetter�i sollevarci anche in quel frangente...resta comunque la nostra unica speranza...Solo quando perde direttamente di suo e non pu�rangiarsi in altro modo l'italiano scende in piazza.
Non abbiamo una cultura diffusa della comunit�del bene comune, della solidariet�.abbiamo la cultura difussissima del furbetto, del "sto bene io (e la mia famiglia), stanno bene tutti"
...la dura, durissima realt� che siamo in pochi, destinati ad essere sempre meno e non schiacciati da una limitata casta perversa di politici, ma immersi in un ambiente mefitico di bastardi che nel fango stanno bene o comunque hanno imparato a viverci.
Da poco pi�un anno vivo all'estero ed ho dovuto constatare che il nostro �roprio un popolo di merda... fantasioso, caciarone, ma come popolo una vera schifezza: tutti contro tutti e vinca il pi�bo, il pi� ammanicato.
Hanno ragione Stella e Rizzo a dire che l'Italia �lla deriva ed il problema  �he la colpa non �olo del capitano o dell'equipaggio, ma della maggioranza dei passeggeri che vogliono consapevolmente andare cos�/div>
..."Io speriamo che me la cavo" diceva un bambino napoletano in un tema...speriamolo tutti...ma chi di speranza vive...

Silvano
 
 
Il 17 giugno 2008 14.52, franco borghi <franco.borghi at fbitc.it> ha scritto:
...PURTROPPO NOI ITALIANI NON SAPPIAMO REAGIRE A TUTTE LE LEGGI CHE QUESTO GOVERNO SI PREPARA A FARE.
Il problema non �l governo, questo governo allergico alla legalit�  il problema siamo noi che non abbiamo la forza e il coraggio di scendere in piazza.
...pantofole, TV e calcio.

Franco

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----- Original Message ----- From: "italo disabato" <italo.disabato at rifondazione.it>
To: <consumocritico at peacelink.it>
Sent: Tuesday, June 17, 2008 12:44 PM
Subject: comunicato stampa


NEL DPEF SI TORNA A PARLARE DI PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.

Il Ministro dell'Economia Tremonti ha annunciato che il prossimo 18 giugno,
in sede di presentazione del Documento di programmazione
economico-finanziaria (Dpef), allegher�llo stesso un "Piano per lo
sviluppo" che, tra le altre cose, prevede un decreto o un disegno di legge
per la messa a gara della gestione di tutti i servizi pubblici locali. Il
solerte Ministro ha inoltre tenuto pi� volte a precisare come la
privatizzazione riguarder�nche l'acqua, dimostrando la precisa volont�i
attaccare il movimento che in questi anni si �rodotto con pi�za e
radicamento territoriale. E, se qualcuno coltivasse qualche illusione di
possibilit� parlamentare, ci ha pensato la ministro-ombra del PD,
Lanzillotta, a dichiarare il consenso bipartisan dell'intero Parlamento.

Siamo alle solite.

Il modello neoliberista, per continuare ad esistere, ha assoluto bisogno
della valorizzazione finanziaria e della messa sul mercato dei beni comuni,
in una logica di espropriazione totale dei diritti e di precarizzazione
completa della vita delle persone.

Perch�i dispieghi l'orizzonte della solitudine competitiva - ciascuno
lasciato solo sul mercato in diretta competizione con l'altro- occorre
eliminare qualsiasi orizzonte di comune condivisone, qualsiasi spazio
pubblico, qualsiasi diritto sociale. Da qui l'attacco strumentale ai
"fannulloni" del lavoro pubblico, il tentativo di eliminare il contratto
nazionale e l'espressa volont�i precarizzare definitivamente il
lavoro. Da qui il disegno di privatizzazione totale dei beni comuni e dei
servizi pubblici locali per consegnarli ai poteri forti del grande capitale
finanziario. Lasciando al pubblico il solo ruolo di gendarme, e dispiegando
in funzione di esso le politiche securitarie, attraverso una attenta
seminagione dell'intolleranza sociale e del razzismo contro ogni diversit�r>e della trasformazione in problema di ordine pubblico di ogni
conflittualit�ociale.

Occorre respingere con forza questa nuova ondata di privatizzazioni.

Perch�a consegna al mercato dei beni comuni e dei servizi pubblici �r>un'espropriazione di democrazia.

Perch� tutte le lotte per la ripubblicizzazione dell'acqua, per una diversa
politica dei rifiuti che faccia a meno di discariche ed inceneritori, per
un nuovo piano energetico che dica basta alla proliferazione di centrali
fossili e nucleari e si basi sul risparmio energetico, per un diverso modo
di muoversi e di abitare i territori urbani sarebbero vanificate dalla
definitiva consegna al mercato di questi beni.

Perch�l mercato non conserva, avendo tutto l'interesse a dissipare.

Perch�l mercato non universalizza, avendo tutto l'interesse a dividere.

Credo sia giunto il momento, cos�ome �tato per la lotta alla direttiva
Bolkestein e per il contrasto al precedente DDL Lanzillotta, di costruire
da subito una nuova alleanza contro la privatizzazione dei beni comuni e
dei servizi pubblici che metta insieme tutte le forze e le realt�he in
questi anni, dentro i territori e attraverso esperienze di partecipazione
dal basso, hanno indicato la strada di un altro modello sociale e di un
altro mondo possibile.

Italo Di Sabato - dip. naz.le Movimenti Prc/Se

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