LINK TRASMISSIONE RAI SU MOBILITAZIONE CONTADINA



Oggi Raitre alle ore 12,25 ha mandato in onda un servizio sulla
mobilitazione contadina a Decimoputzu. Ben 13 minuti su una trasmissione di
20 minuti (Agri3)

Vi invito a vederlo a questo link
<http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/stream.srv?id=19447&idCnt=64390&pagina=1&path=RaiClickWeb>http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/stream.srv?id=19447&idCnt=64390&pagina=1&path=RaiClickWeb#

Sapevo già che i due giornalisti che sono stati tre giorni a Decimoputzu
con i contadini mobilitati avrebbero fatto un buon lavoro. Ce ne eravamo
accorti da come lavoravano, da come si muovevano, dalle domande che
facevano, dalla delicatezza con cui si rapportavano. Non mo aspettavo,
però, la qualità professionale e la partecipazione umana che si può vedere
guardando il video.

Del resto, il servizio comincia, più o meno, così: "Ci siamo occupati di
questa questione perché ci era arrivata una segnalazioneŠ..siamo andati a
vedere per capire se fosse veroŠ.è molto peggioŠ".

Che dire? Spesso, come mi è successo anche oggi pomeriggio,  parlando con
giornalisti pur sensibili e preparati del dramma della crisi nelle campagne
italiane, mi sento dire: "InteressantissimoŠ.ma come si fa a rendere tutto
questo in televisione?". Diverse sono le risposte possibili ma una
condizione è indispensabile: quella di scegliere di dare voce a chi voce
non ce l'ha. Basta farli parlare, i contadini, e la loro voce declinerà
tutto il fallimento delle scelte di politica agricola ( o meglio le non
scelte di una politica che lascia fare alla brutalità del mercato senza
diritti). Francesco Poggianti e Paola Violani hanno fatto questo, ci hanno
messo il loro mestiere, la curiosità di chi vuole fare l'inchiesta. Vedete
un po' voi, a me sembra una pagina di informazione straordinaria e mi sento
di ringraziarli a nome di tutti noi impegnati a sostenere questa delicata
vertenza.

P.s.: quando la Rai ha mandato in onda il servizio, la sala del Comune di
Decimoputzu era piena. C'erano due presidenti di provincia e numerosi
sindaci in riunione con i contadini in lotta. Hanno visto il servizio su un
televisore montato nella sala. La sensazione dei contadini, ma anche di
quei rappresentanti delle istituzioni, è stata unanime: si sono sentiti
meno soli, meno abbandonati a vivere il dramma dei debiti nella vergogna e
l'isolamento. Forse incomincia a passare l'idea che loro i debiti non li
hanno fatti perché sono incapaci di gestire l'azienda ma, se fallimento è,
è di un intero sistema e, dunque, può e deve essere affrontato per il
grande problema sociale che è.

Gianni Fabbris