rassegna stampa: Pesticidi, Legambiente scrive a Lidl Italia.



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da Legambiente - 06/04/2007
Comunicati stampa
Pesticidi, Legambiente scrive a Lidl Italia.
"Chiediamo la tutela dei consumatori italiani, al pari di quella adottata in
Germania"
Uva da tavola biologica e frutta e verdura senza residui chimici in tutti i
punti vendita italiani: è la richiesta di Legambiente alla catena di
supermercati Lidl Italia, reiterata oggi in una lettera al suo direttore
generale.
Dall’autunno scorso, in Germania, la catena tedesca vende, infatti,
esclusivamente uva da tavola biologica (l'uva da tavola è il frutto più
frequentemente contaminato da residui chimici) e frutta e verdura sulle
quali il residuo massimo rientra entro il 30% dei limiti di legge. Un
coraggioso cambio di politica commerciale adottata in seguito a una
prolungata campagna di monitoraggio di Greenpeace Germania sui residui
chimici presenti in frutta e verdura, in molti supermercati tedeschi, che ha
visto la Lidl bersaglio di feroci critiche e di successivi boicottaggi da
parte dei consumatori. La mossa non solo ha fatto riguadagnare a Lidl la
fiducia dei consumatori ma ha portato la catena distributiva ai vertici dell
’ultima classifica di Greenpeace, dimostrando che vendere prodotti salubri e
rispettosi della natura è perfettamente possibile e compatibile con le
logiche di mercato, anche nelle grandi aziende e per grandi quantità di
prodotto, basta volerlo.
“Lidl è una catena internazionale e ha molti negozi anche in Italia - dice
Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -, riteniamo giusto
che tratti tutti i cittadini europei allo stesso modo, con il medesimo
riguardo per la loro salute. Le abbiamo chiesto di estendere all’Italia le
misure adottate in Germania per arrivare, poi, il prima possibile a vendere
solo frutta e verdura bio. Da mesi, però, Lidl ci nega una risposta e
rifiuta di incontrarci su questo tema: un atteggiamento poco coerente con la
capacità d’innovazione e di dialogo dimostrata in Germania”.
Nei prossimi giorni, se continuerà a non ottenere risposta, Legambiente farà
pervenire al ministero delle Politiche agricole una nota sulla vicenda e
valuterà una possibile azione in sede comunitaria per violazione della
normativa sulla tutela del consumatore.

L'ufficio stampa 06 86268399 – 79 – 77 - 55
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