rassegna stampa - Vino: No al finto invecchiamento, Italia si opponga



Vi Giriamo due comunicati stampa inviatici dalla senatrice De Petris
(gruppo dei Verdi e capogruppo in commissione agricoltura) in relazione ai
pessimi orientamenti che la commissione europea sta prendendo per il
settore vitivinicolo.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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I servizi tecnici della Commissione europea hanno avviato la discussione
sull'applicazione in Europa dell'accordo raggiunto l'anno scorso con gli
Stati Uniti in merito al commercio internazionale dei vini. Ne potrebbero
derivare alcune conseguenze, a nostro giudizio negative, per i vini di
qualità del nostro Paese. Su questo tema vi inviamo il comunicato stampa
diffuso oggi dalla senatrice dei Verdi Loredana De Petris


COMUNICATO  STAMPA

VINO: De Petris (Verdi) "No al finto invecchiamento, Italia si opponga"

        29/03/06 - "Aggiungere trucioli di legno nel mosto per simulare
l'invecchiamento del vino nelle botti di rovere, è una pratica che inganna
i consumatori e discredita la tradizione enologica europea orientata alla
qualità. Il nostro Governo si deve opporre, in tutte le sedi,
all'introduzione di questo artificio nei regolamenti comunitari".
        Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione
Agricoltura, ha rivolto oggi una interrogazione urgente al Ministro delle
politiche agricole in merito all'avvio, in sede tecnica, presso i servizi
della Commissione europea, della revisione dei regolamenti vigenti che
potrebbe estendere anche all'Europa la possibilità di sostituire la
tradizionale 'barrique' con l'impiego di truciolati in legno, pratica
contemplata nell'accordo sulle esportazioni di vino raggiunto l'anno scorso
con gli Stati Uniti, dove questo tipo di trattamento è già consentito.
        "Inseguire i nuovi Paesi produttori - dichiara la senatrice - sulla
strada dei bassi costi di produzione e della scarsa qualità è un grave
errore. Bisogna invece valorizzare le tradizioni enologiche e il rapporto
col territorio, affermando con chiarezza che il vino di qualità non è una
bevanda indifferenziata che si possa ottenere mischiando in cantina
ingredienti estranei ed additivi chimici".
        "Abbiamo chiesto oggi al Ministro Alemanno - conclude la senatrice
- di assicurare che i rappresentanti tecnici del nostro Paese nelle
commissioni competenti esprimano senza mezzi termini il dissenso italiano
all'introduzione in Europa dei trucioli in luogo della 'barrique', in
particolare nei vini a denominazione d'origine, e che propongano di
prevedere l'obbligo di indicare questa pratica in etichetta per i vini
extraeuropei importati." 


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Domani (ndr: 4/4/06) a Bruxelles è prevista la decisione sull'uso di
trucioli di legno nel mosto e sulle 'nuove pratiche enologiche'. Vi inviamo
in proposito il comunicato diffuso oggi dalla senatrice Loredana De Petris


COMUNICATO  STAMPA

VINO: De Petris (Verdi) "Italia difenda il suo vino di qualità"
Domani la decisione UE sui trucioli nel vino e sulle 'nuove pratiche
enologiche' 

        3/04/06 - "Nella riunione di domani a Bruxelles del Comitato
Gestione Vino i rappresentanti italiani devono esprimere con chiarezza il
dissenso del nostro Paese rispetto all'introduzione sul territorio
comunitario di pratiche enologiche estranee alla tradizione del vino
europeo di qualità. Legalizzare l'aggiunta di trucioli di legno nel mosto,
gli zuccheraggi, l'aggiunta di acqua o di altre sostanze fino ad oggi
vietate, sarebbe un errore in grado di danneggiare  l'immagine del vino
conquistata dai produttori con decenni di impegno per la qualità."
        Loredana De Petris, senatrice dei  Verdi e capogruppo in
Commissione Agricoltura, ribadisce oggi il suo appello al Ministro
Alemanno, alla vigilia della riunione del Comitato Gestione Vino, convocato
domani a Bruxelles, per discutere sull'introduzione nella UE delle 'nuove
pratiche enologiche' contemplate dall'accordo del settembre scorso con gli
Stati Uniti sulle esportazioni di vino. Fra queste in discussione
l'aggiunta di trucioli di legno nel mosto per simulare l'invecchiamento
nelle botti di rovere.
        "Il vino europeo non deve inseguire i nuovi paesi produttori -
dichiara la senatrice - sulla strada dei bassi costi di produzione e della
scarsa qualità. Ai consumatori bisogna assicurare che i vini a
denominazione d'origine rispettino le tradizioni consolidate e non i loro
surrogati, a cominciare dall'uso di materie prime di qualità indiscutibile
e dal processo di maturazione in 'barrique'."
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