rassegna stampa: VENETO, I GAS ALL'ATTACCO



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 9 marzo 06
VENETO, I GAS ALL'ATTACCO
Prende piede la spesa consapevole. «Listini calmierati dopo che le grandi
catene hanno capito che facciamo massa critica».
PADOVA — Sino a qualche anno fa suscitavano solo l'ilarità dei distributori
cosiddetti « integrati » , inclini a considerarli illusi contestatori del
sistema distributivo.
Ora gli oltre cinquanta Gruppi di Acquisto Solidale ( Gas) attivi nel Veneto
cominciano a fare sul serio. Infastidendo non poco le grande compagnie di
commercio alimentare. Non solo perché si stanno crescendo e moltiplicando,
ampliando la propria piramide sociale anche a casalinghe, operai e piccoli
artigiani un tempo tipici clienti delle grosse catene alimentari.
Ma perché la loro azione informativa sta svelando cosa spesso si nasconte
dietro alle varie offerte promozionali, al battage dei « 3 per 2 » o ai vari
« angoli della convenienza » allestiti nei supermarket.
La rete veneta dei Gas sta già per redigere un dossier.
Per dimostrare una tesi inquietante. La maggior parte del guadagno da parte
dei 4 o 5 gruppi impegnati a spartirsi il mercato della distribuzione in
Europa, dicono, non scaturirebbe tanto dal ricavo delle merci vendute ma dai
grossi interessi che provengono dalla gestione bancaria dei soldi freschi
usati dagli acquirenti.
L'interesse sulle somme incassate andrebbe così a finanziare grosse
speculazioni immobiliari, il cui ultimo costo verrebbe così a pesare sulla
borsa dei consumatori.
La battaglia fra la rete dei Gas e le grosse compagnie è così cominciata
senza esclusione di colpi.
Alle prime « campagne informative » delle Associazioni sono così seguite le
ispezioni della Finanza, mandata a scoprire attività commerciali illecite.
« Dopo aver dimostrato che eravamo organizzati solo in iniziative di
acquisto collettivo contabilmente in regola — ricorda Luciano Mioni,
responsabile del Gas padovano “ Ciclo Corto” — siamo passati al
contrattacco. E se prima l'atteggiamento delle catene di distribuzone era
conflittuale, ora è diventato più collaborativo » .
Dalla lotta, si è quindi passati alla mediazione. Proprio in questi mesi i
«Gas» hanno contrattato con i distributori, nell'ambito delle campagne di
consumo per affrontare la temutissima « quarta settimana » , l'abbassamento
dei prezzi per prodotti di marca.

Non è stata la vittoria della guerra, ma sicuramente di una battaglia
importante.
«I nostri “ antagonisti” — osserva ancora Mioni – hanno finalmente capito il
nostro ruolo di massa critica. Se ne sono accorti non solo vedendo il nostro
successo, ma constatando la fuga di molti acquirenti nei discount».

A dar man forte alla marcia dei Gas veneti non sono solo i consumatori, ma
un numero sempre più alto di piccoli produttori.
«Non è più la logica della vendita obbligata, a prezzo stracciato di
monopolio di prodotti ai grossi gruppi di distribuzio ne — continua Mioni —
ma di una corretta corretta contropartita di vendita che soddisfa chi ricava
e consente all'acquirente di risparmiare, eliminando la fitta filiera di
intermediazione».

La nuova frontiera dell'offensiva dei Gas del Veneto è ora lanciata nei
confronti del “ paniere” cui ricorre l'Istat per calcolare l'inflazione, per
dimostrare che i prezzi non sono affatto pesati sul rapporto domanda –
offerta.
L'esempio più eclatante è dato dal pollo, il cui prezzo al consumo è
aumentato proprio mentre i grossi colossi veneti lanciavano l'allarme
aviaria. L'assalto dei Gas ai colossi della grande distribuzione non sta
passando sotto silenzio.
Al punto alcuni comuni del Veneto pensano ad includerli nelle varie consulte
o osservatori sul commercio. La politica per ora non rientra nelle loro
intenzioni.
«Pensiano solo — conclude Mioni — ad infittire la nostra rete snellendo i
collegamenti fra i vari produttori. Solo così potremo finalmente a garantire
al consumatore il diritto a prezzo equo al cibo di qualità». (fonte:
"Corriere del Veneto", 9 marzo 2006)
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Tratto da "Green Planet" - 12 marzo 2006
SI AMPLIANO LE ATTIVITA' DEL GRUPPO D'ACQUISTO PADOVANO
Biorekk allarga le sue offerte: non solo acquisti in gruppo, ma anche
massaggi shiatsu a domicilio e sconti in pasticceria
Ben vengano i gruppi di acquisto di carne, frutta e verdura.
Ma il corpo e la mente non si nutrono solo di cibo e Biorekk allarga il suo
raggio d'azione offrendo ai soci anche la possibilità di provare il massagio
giapponese, ovvero lo shiatsu.
Cosa inedita per un'associazione nata con lo scopo principale di permettere
alle famiglie di rifornirsi di prodotti alimentari di qualità e a prezzi
scontati.
Ma il carovita, si sa, è solo una delle cause che provocano lo stress.
Altrettanto importante, soprattutto in tempi come questi - devono avere
poensato all'associazione - è mantenere un sano equilibrio-psicofisico.
Ecco allora lo shiatsu, una terapia millenaria che aiuta a prevenire i
disturbi più comuni: dalla cervicale al mal di schiena, al rigidità
muscolare e articolare.
Detto e fatto.
Grazie a due massaggiatori diplomati, gli associati possono ottenere i
preziosi massaggi a domicilio.
I prezzi?
«Il servizio per ora è sperimentale - spiega Matteo Sandon - ognuno offre
quello che può».
«Ricevere un trattamento shiatsu - viene inoltre sottolineato - significa
essenzialmente volersi bene, concedersi una mezz'ora dove qualcuno si dedica
a noi "ricaricandoci le batterie"».
L'inziativa è bene accolta da una decina di famiglie che una volta alla
settimana si sottopongono al trattamento.

Ma lo shiatsu è solo parte di una strategia molto più vasta adottata da
qualche tempo dall'associazione.
«L'obiettivo - spiega ancora Sandodn - è quello di realizzare una grande
rete di servizi con la partecipazione di altri gruppi».
Un esempio è l'accordo stipulato con Solidalidea Cafè Pasticceria di corso
Vittorio Emanuele, a Padova.
Annuncia Sandon: «Abbiamo accolto la proposta della Coop Arca che gestisce
la pasticceria di praticare uno sconto del 10 per cento su acquisti e
consumazioni a tutti i clienti che esibiscono la tessera Biorekk».
Un'iniziativa analoga sta per essere avviata anche le due gelaterie Mocando
che hanno rispettivamente sede a Padova, in via Roma, e ad Abano in via
Monte Ortona».

Nei mesi scorsi invece, l'associazione aveva offerto riduttori del flusso
dell'acqua per docce e rubinetti che consentono un notevole riparmio sui
consumi.
Ma l'attività principale rimane quella della "spesa dai da te".
Per Biorekk il 2005 è stato un anno importante. Ogni settimana sono 400 le
famiglie alle quali vengono distribuite 150 cassette di frutta e verdura.
Una formula che funziona.
Per due motivi: da una parte avvantaggia il consumatore, che risparmia in
media il 20 per cento di quello che spenderebbe al supermercato; dall'altra,
soddisfa l'agricoltore-produttore che ha una remunerazione maggiore di
quella che gli garantirebbe la grande distribuzione.

Sullo stesso fronte è impegnata anche Altragricoltura, che ha la sua sede in
alcuni locali dell'ex macello di corso Australia.
«Siano soddisfatti - dice il responsabile Luciano Mioni - Ogni settimana
abbiano quattro, cinque famiglie associate in più. Ed ora siamo già a quota
350».
Altragricoltura non ha mai temuto l'influenza aviaria.
«I polli che forniamo a grande richiesta - ricorda Mioni - sono particolari.
Sono "ermenillati di Rovigo", una razza che rischiava di scomparire ma che,
grazie a tre coraggiose aziende rodigine, si sta ora riproducendo. Senza
difficoltà, visto che la genetica fa sì che questo speciale tipo di pollame
non si ammali quasi mai». (fonte: "Il Gazzettino", 12 marzo)
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SELVAZZANO (PD), ACQUISTO DIRETTO DI CIBI BIO
E' quello che si propone il Gas locale
Gas non è solo un agente inquinante o un combustibile: negli ultimi tempi,
Gas significa anche Gruppo d’acquisto solidale, ovvero una rete di famiglie
che coopera per acquistare prodotti, selezionati in base ai criteri del
consumo critico. Dal 2001 questa realtà è presente anche a Selvazzano, ed è
ormai ben radicata: da un nucleo iniziale di circa cinque famiglie, è andata
poi espandendosi fino ad arrivare all’attuale dozzina di nuclei.

Quello che il Gas selvazzanese si propone è il recupero di forme di scambio
dirette, dal produttore al consumatore, al fine di presentare valori nuovi
rispetto alle ormai consuete mentalità consumistiche. Per farlo si serve di
produttori locali di ogni genere alimentare, dalla verdura ai prodotti
caseari, con i quali intrattiene rapporti diretti che garantiscano anche un’
equa remunerazione per chi vende. Inoltre, come racconta Andrea Libero, uno
dei fondatori, tale sistema di acquisto permette anche un certo risparmio,
dal momento che vengono effettuati ordini collettivi.

Il meccanismo è molto semplice: tramite e-mail, ogni famiglia trasmette il
proprio ordine ai coordinatori, i quali s’incaricano di acquistare la merce
direttamente dal contadino o da piccole cooperative. Per gli alimenti
caseari si fa riferimento a una fattoria di Rubano, dove si può trovare
anche latte appena munto. Il gruppo cerca di dare largo spazio anche all’
aspetto sociale, promuovendo incontri e cene (su base ovviamente biologica)
per favorire la comunicazione e lo scambio d’idee tra i componenti, ma si fa
sentire anche a livello di quartiere, ad esempio quando alcuni membri del
Gas aiutarono a installare pannelli solari nell’asilo di San Domenico.

La realtà dei Gruppi d’acquisto solidale non si limita a Selvazzano: nel
solo territorio padovano se ne possono trovare una decina. Esistono degli
incontri a livello nazionale nei quali vengono enunciati i principi base, ma
poi ogni Gas agisce in modo indipendente. La nascita di tali organizzazioni
parte proprio dal basso, da famiglie che intendono seguire un determinato
percorso non solo alimentare ma anche di vita: rispetto verso chi produce e
vende, tutela dell’ambiente, desiderio di socializzare e di condividere
principi e valori. E, ovviamente, mangiar sano. (fonte: "Il Mattino di
Padova", 6 marzo 06)
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N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com

Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it

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