rassegna stampa: L'ASSALTO DELLA NESTLÉ ALLA DILIGENZA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Bioagricoltura Notizie" - 14 ottobre 2005
L'ASSALTO DELLA NESTLÉ ALLA DILIGENZA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
L'Associazione AGICES, Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e
Solidale (associazione "di categoria" delle organizzazioni italiane di
Commercio Equo e Solidale) ritiene estremamente grave la decisione di Fair
Trade Foundation, organizzazione di certificazione del Fair Trade inglese,
di concedere il marchio Fair Trade (Commercio Equo e Solidale) ad una linea
di caffE' commercializzato dalla multinazionale Nestlé. Una decisione
estremamente avventata e miope, che mina alla base lo stesso concetto di
Commercio Equo e Solidale, che impone una mutazione genetica ad
un'esperienza non solo di solidarietà, ma anche economica che vede la
partecipazione di organizzazioni, associazioni e cooperative di ogni parte
del pianeta che si riconoscono in criteri e standard definiti. Riconoscere
ad un prodotto Nestlé di far parte di questo mondo significa fare un salto
indietro rispetto al concetto di Equo e Solidale, identificando
"l'Equo-Solidarietà" di un'azienda solamente sulla base di un singolo
prodotto e non del comportamento che l'impresa adotta nei confronti dei
diversi stakeholder (produttori, fornitori, lavoratori, consumatori) e della
trasparenza di filiera. E' come se si definisse "ecologica" un'impresa
petrolifera solamente perché tra i suoi gadget in vendita ci sono "magliette
sbiancate senza cloro"! Riconoscere ad un prodotto Nestlé di far parte di
questo mondo vuol dire porre definitivamente il bavaglio a tutte quelle
organizzazioni della società civile che hanno sempre ritenuto scorretti e
poco trasparenti i comportamenti di Nestlé nei paesi del sud del mondo in
cui operava e opera. Per questo, in tutto il mondo, la Nestlé E' stata ed E'
tuttora sottoposta a pesanti campagne di boicottaggio e di pressione, non
ultima la Delibera del Consiglio Comunale di Gubbio n° 188 del 25 novembre
2003, la stessa città che ospita l'evento "Altrocioccolato", in cui si
denunciano le società multinazionali che violano il codice dell'Unicef-OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità) sui sostituti del latte materno. La
stessa posizione espressa dal Comune di Roma che non ha inteso patrocinare
l'iniziativa Eurochocolate proprio perché sponsorizzata da dette aziende,
tra cui Nestlé.Per questo come AGICES chiediamo alle altre realtà nazionali
del Commercio Equo e Solidale, in primis l'Associazione Italiana Botteghe
del Mondo e Transfair Italia, una presa di posizione comune, in maniera tale
da poter fare pressione sulle realtà coinvolte ed indurle a rivedere la
decisione presa, riportando nei termini di un ragionamento legittimo, ma
sicuramente non risolto, la questione del rapporto tra Commercio Equo e
multinazionali che, gestita in questo modo, ha tutta l'aria di una beffa in
piena regola. (Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Agices)
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