"rassegna stampa: MUCCA PAZZA E POLLI "INFLUENZATI", " IL PANICO È IN TAVOLA



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da Green Planet" - 26/9/2005
MUCCA PAZZA E POLLI "INFLUENZATI", IL PANICO È IN TAVOLA
Il 68% degli italiani non si fida di ciò che mangia e beve. Quasi 19 milioni
considerano «molto probabile una pandemia provocata da animali infetti»
Mucca pazza, pollo alla diossina, pesce agli additivi e carne 'gonfiata'
agli ormoni, tinta di coloranti o 'sporca' di antibiotici. E ora anche lo
spettro dell'influenza aviaria.

Panico pandemia
Il 68% degli italiani, circa 34 milioni, non si fida di ciò che mangia e
beve. Quasi 19 milioni considerano «molto probabile una pandemia provocata
da animali infetti»

La fotografia
È la 'fotografia' scattata da un'indagine Astra condotta nella prima
settimana di settembre su mille abitanti 'over 14', illustrata a Milano alla
presentazione della kermesse sulla sicurezza alimentare

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Milano, 19 settembre 2005 - Mucca pazza, pollo alla diossina, pesce agli
additivi e carne 'gonfiata' agli ormoni, tinta di coloranti o 'sporca' di
antibiotici. E ora anche lo spettro dell'influenza aviaria. Il 68% degli
italiani, circa 34 milioni, non si fida di ciò che mangia e beve.
Quasi 19 milioni considerano ormai «molto probabile una pandemia provocata
da animali infetti» e solo il 28% si sente davvero protetto dagli enti di
controllo.
È la 'fotografia' scattata da un'indagine Astra condotta nella prima
settimana di settembre su mille abitanti 'over 14' della Penisola,
illustrata oggi a Milano alla presentazione della kermesse sulla sicurezza
alimentare (Fiera di Modena, 29 settembre-1 ottobre).
La manifestazione 'Sicura', promossa da Modena Esposizioni in collaborazione
la Regione Emilia Romagna e le Asl di Modena, Bologna e Parma e il sostegno
della Camera di commercio di Modena, prevede 30 incontri per un totale di
oltre 170 relatori.
Il primo timore degli italiani a tavola - ha spiegato il sociologo Enrico
Finzi, di Astra - è l'eccessiva presenza di additivi, coloranti e
conservanti (69%), oltre a quella di antiparassitari (57%).
Seguono la cattiva qualità di materie prime e ingredienti e la scarsa igiene
nei luoghi di lavorazione (50%).
E ancora. Il 46% punta il dito contro la scarsa igiene nei trasporti, mentre
il 39% accusa l'inadeguata igiene nei punti vendita. In cima alla lista dei
prodotti che suscitano più timori ci sono carne (bovina, ovina e suina) e
pesce (67%), seguiti dai prodotti confezionati come pasta, conserve,
biscotti, olio, caffè e altri (50%), latte e derivati (43%), acque minerali
e bibite gasate (40%).
I prodotti biologici, quelli Dop e quelli Igp sono giudicati in genere più
sicuri, ma solo il 38% degli italiani si sente di escludere il rischio di
frodi e sofisticazioni.
Dopo i recenti scandali alimentari, il 35% ritiene che i controlli siano
diventati più frequenti e severi, mentre il 72% (quasi 36 milioni) si
aspetta nuove emergenze.
Non solo. Il 61% sostiene che, «passato lo scandalo, tutto è continuato come
prima», e il 79% pensa che gli organizzatori di frodi e sofisticazioni
alimentari «non sono abbastanza puniti e troppo spesso ricominciano a
imbrogliare e ad attentare alla salute della gente».
Quanto alle strutture europee di controllo, sono note a 4 adulti su 5, ma
due su tre le definiscono «non efficaci».
Non più del 26%, infatti, giudica adeguato il sistema di allerta rapida che
ogni settimana segnala ai Paesi Ue i cibi banditi dal mercato.
Il giorno, 19 settembre 2005
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N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com




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