rassegna stampa: MANGIARE OGM NON FA DIFFERENZA? NON PROPRIO



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 07/06/05

MANGIARE OGM NON FA DIFFERENZA? NON PROPRIO

Ricercatori italiani hanno eseguito sui topi un esperimento analogo a quello
«segreto» della Monsanto. E scoperto che...

Leggete QUI l'articolo originale su Panorama.
Riproponiamo il testo qualora il link fosse stato rimosso o non funzionasse:
Manuela Malatesta e Marco Biggiogera hanno ricevuto attenzione proprio
quando non se lo aspettavano più.
Ora che è scoppiato il caso del mais ogm prodotto dalla Monsanto, che
secondo il dossier in possesso del quotidiano britannico The Independent
provocherebbe strani effetti nei ratti, è tutto uno scatenarsi di
telefonate, di giornalisti e non solo.
Da Bruxelles è arrivata una telefonata che chiedeva cortesemente di vedere i
risultati dei loro studi (pubblicati su riviste scientifiche dal 2002 fino
al novembre scorso) sui topi nutriti con soia ogm.
E loro ora sorridono «Pronto, soy Manuel Barroso, vorrei parlare subito con
la dottoressa Malatesta» scherza al telefono Marco Biggiogera, fingendosi il
presidente della Commissione europea.
Tra l'Università di Pavia, dove lavora Biggiogera, e quella di Urbino, dove
invece lavora Malatesta, da qualche anno i contatti sono intensi e lo
scambio di visite regolare.

Con pochi finanziamenti, ora del tutto cessati, e il supporto dell'Istituto
zooprofilattico dell'Umbria e delle Marche, questi ricercatori hanno pensato
di condurre un semplice esperimento che, quando hanno cominciato cinque anni
fa, pochissimi altri avevano fatto: nutrire topi con cibo normale e
geneticamente modificato.
Uno degli argomenti principali delle aziende produttrici, su cui si basa
l'approvazione degli ogm per la coltivazione e il consumo, è quello della
perfetta equivalenza: da un punto di vista nutrizionale non c'è alcuna
differenza tra alimenti transgenici e non. I risultati degli esperimenti con
i topi non sono però stati quelli che si ritenevano scontati. In alcuni
organi, in particolare nel fegato, nel pancreas, nei testicoli degli
animali, i ricercatori hanno notato «modificazioni», come le hanno chiamate
loro.
Cambiamenti visibili solo al microscopio elettronico, non alterazioni gravi,
o segni di malattia, che tuttavia sorprendono e preoccupano, visto che in
teoria non dovrebbero essere presenti.

Gli studi di Pavia e Urbino sono diventati di colpo interessanti dopo lo
scoop dell'Independent: il 22 maggio il giornale ha raccontato di un dossier
confidenziale della Monsanto in cui si parla di anomalie significative
nell'organismo di ratti nutriti con mais ogm Mon 863, in procinto di essere
approvato in Europa.

La partita che si gioca sugli ogm riguarda soprattutto lo scontro tra Stati
Uniti, dove sono già da tempo sul mercato, e l'Europa, dove la loro
introduzione sta incontrando una forte resistenza.
Qualcuno interessato a far scoppiare il caso, e a sottolineare
l'inadeguatezza dei controlli, forse ha passato il dossier al quotidiano
proprio al momento giusto.
Ma come giudicare le affermazioni e l'allarme nati dopo il caso?

«Sicuramente preoccupanti. Che ci sia qualcosa di diverso quando gli animali
mangiano mangime ogm o normale è vero. Quale possa essere l'impatto sulla
salute umana non lo sappiamo» avverte Malatesta, che può giudicare dai suoi
dati ma che, come il resto della comunità scientifica, non ha potuto
prendere visione dei dati degli esperimenti delle aziende.
«Oggi sono una quarantina i nostri topi nutriti con soia ogm e no, e hanno
un anno e mezzo. Vogliamo arrivare a due anni, più o meno la vita media di
un topo, e vedere se riscontriamo effetti del cibo sul loro invecchiamento»
spiega Malatesta. Per ora non è emerso niente di strano nella salute degli
animali. Ci sono però quelle modificazioni negli organi che i ricercatori
non sanno ancora bene come interpretare.

I topi nutriti con mangime contenente soia ogm per tre mesi presentavano
alterazioni. «In quelli da due a cinque mesi di età abbiamo notato nelle
cellule dei testicoli un calo della sintesi di rna, che di solito indica un
rallentamento del metabolismo cellulare. Più avanti l'effetto scompare»
spiega Biggiogera.
Se la dieta con ogm viene sospesa, le modificazioni al fegato e al pancreas
regrediscono in poco tempo, come illustrano i ricercatori in uno studio di
prossima pubblicazione.
Viceversa, basta nutrire per un mese topi allevati con mangimi normali con
quelli addizionati di soia transgenica per vederle comparire.
Che cosa significa tutto ciò?
Difficile dirlo.

Anni fa Arpad Pusztai, un ricercatore inglese, aveva fatto un esperimento
analogo, nutrendo per alcuni mesi dei ratti con patate ogm. Prima che i suoi
dati fossero pubblicati, aveva annunciato in un programma televisivo che i
topi avevano sviluppato alterazioni al sistema immunitario, al cervello, al
fegato e ai reni.
La conseguenza per questa uscita pubblica, ha scritto l'Independent, fu
drastica: la ricerca fu bloccata, il gruppo sciolto e i dati sequestrati.
Pusztai stesso è stato costretto alla pensione.
Da allora studi analoghi non sono stati più svolti.

Un'ipotesi sul motivo di quelle modificazioni, almeno nel caso dei loro
esperimenti, Malatesta e Biggiogera l'hanno.
La maggior parte degli ogm sono stati creati inserendo uno o più geni che li
rendano resistenti agli erbicidi.
Sui campi di mais o di soia possono così essere tranquillamente spruzzati
diserbanti: le erbacce muoiono, le colture no.
Le modificazioni osservate, forse, non sono dovute tanto ai geni inseriti,
qualcosa che sarebbe anche difficilmente spiegabile da un punto di vista
biologico, ma ai residui di disinfestanti che rimangono nelle piante.
Un indizio a favore di questa ipotesi?
Uno studio danese ha evidenziato tracce di glifosato, l'erbicida usato sulla
soia, nella farina e nel pane ottenuto da soia ogm.

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Vedi anche:
MALFORMAZIONI NELLE CAVIE NUTRITE A OGM
Rapporto riservato della Monsanto: alimentate con mais OGM hanno reni più
piccoli e una diversa composizione del sangue. Giorgio Calabrese (European
Food Safety Authority) "molto, molto preoccupato"
23/05/2005

MONSANTO: NON PREOCCUPANTI LE DIFFERENZE DI RENE E SANGUE DEI TOPI
ALIMENTATI CON OGM
"La nostra ricerca non mostra alcuna prova di pericoli nascosti nella
tecnologia OGM"
24/05/2005

OGM: SCIENZA UE SOTTO ACCUSA
L'Authority europea conosceva i rischi per la salute del mais Monsanto e
diede il via libera
24/05/2005

DALL'EUROPA AL GIAPPONE, OGM FUORI CONTROLLO
Studioso ungherese punta il dito sulla necessità di ulteriori studi sugli
effetti delle coltivazioni Ogm e critica la riluttanza dell'industria
biotech a collaborare con scienziati indipendenti.
25/05/2005

STUDIO ITALIANO CONDANNA LA SOIA OGM: LE CAVIE SI AMMALANO
Una ricerca condotta dalle Università di Camerino e di Pavia su topi
alimentati con soia ogm riscontra modificazioni al fegato, ai testicoli e al
pancreas.
25/05/2005

CALABRESE: "MONSANTO CI DICA TUTTO QUELLO CHE SA"
Il nutrizionista: «Monsanto ha fornito all'European food safety authority
una ricerca incompleta sui rischi sanitari del mais OGM Mon863»
25/05/2005

QUANDO GLI OGM UCCIDONO (LE CAVIE). INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Di Sodano, Tommaso, Malabarba, Martone e Togni
28/05/2005

MONSANTO DICE LA SUA SUL MAIS OGM
"L'Efsa ha giudicato il nostro MON 863 sicuro per l'uomo, gli animali e
l'ambiente".
31/05/2005

Panorama, 6 giugno 2005
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