rassegna stampa: INDONESIA, IL MINISTRO AMMETTE: PRESSIONI DA MONSANTO



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 19/01/05
INDONESIA, IL MINISTRO AMMETTE: PRESSIONI DA MONSANTO
Mazzette pro-OGM: la commissione d'inchiesta sentirà i ministri
dell'ambiente e dell'agricoltura in carica e i loro predecessori.
L'ex ministro dell'ambiente Nabiel Makarim ha ammesso mercoledì scorso di
aver ricevuto pressioni dalla Monsanto americana, una delle compagnie leader
nello sviluppo di colture geneticamente modificate,  per veder
agevolati i suoi affari in Indonesia.
Dopo un incontro con la Commissione per l'Eradicazione della Corruzione
(KPK) ha detto Nabiel: " E' vero, ci sono state pressioni da parte
dell'azienda ma in maniera legale, il fatto peraltro è abbastanza comune".
La settimana scorsa la Monsanto ha accettato a pagare una sanzione di 1
milione di USD al Dipartimento di Giustizia Americano.
Il Dipartimento aveva accusato l'azienda di violazione della U.S Foreign
Corrupt Practices Act (legge federale sulla corruzione verso stati esteri)
per aver dato mazzette ad alcuni funzionari del governo indonesiano al fine
di ottenere il permesso di sviluppare colture GM in Indonesia.
L'azienda ha inoltre acconsentito a pagare altri 500.000 USD di multa alla
SEC (Commissione di Controllo sulla Borsa equivalente alla nostra Consob,
N.d.T.).
Nabiel ha ammesso inoltre di avere rapporti stretti con un certo Goldstein,
direttore e presidente della Harvest International Indonesia, uno studio di
consulenze con base a Jakarta che, secondo il KPK, lavorava per conto della
Monsanto facendo pressioni sul governo indonesiano affinché emanasse leggi e
norme favorevoli allo sviluppo di colture GM.
Tuttavia Nabiel sostiene di non essere a conoscenza del pagamento di
mazzette agli impiegati del Ministero dell' Ambiente.
"Non c'è stata offerta né richiesta di denaro (durante le pressioni)"  dice
Nabiel che è stato nominato ministro dell'ambiente nel 2001 dall'ex
presidente Megawati Soekarnoputri.
Ma Erry Riyana Hardjapamekas, vice-presidente del KPK, dice che Nabiel è
venuto nel suo ufficio in qualità di ministro in carica.
Come ministro probabilmente sapeva della corruzione da parte di Monsanto di
un dirigente del suo ministero occorsa nel 2002.
E aggiunge Erry: "Dobbiamo ulteriormente investigare, ma stiamo già
verificando le informazioni disponibili. Consideriamo il caso seriamente in
modo che ciò serva da avvertimento nei confronti di altre aziende a non
corrompere funzionari statali".
La Commissione (KPK) ha incontrato l'attuale ministro dell'agricoltura Anton
Apryantono che ha promesso di fornire aiuto nell'inchiesta. Inoltre la
commissione ha in programma di incontrare prossimamente l'attuale  ministro
dell'ambiente Rachmat Witoelar, il suo predecessore Sonny Keraf e, infine,
anche gli ex ministri dell'agricoltura, Bungaran Saragih e Soleh Solahudin
in relazione alle indagini sul caso di corruzione.
Erry ha detto che la Commissione citerà in giudizio Goldstein della Harvest
International, la Villareal e la Monagro Kimia, aziende indonesiane
affiliate alla Monsanto.
La KPK ha già inviato al Dipartimento di Giustizia americano e alla SEC
lettere di richiesta di ulteriori informazioni sul caso. Monsanto ha ammesso
di aver speso tra il 1997 e il 2002 oltre 700.000 USD in mazzette per
corrompere un dirigente del Ministero dell'Ambiente, un dirigente di quello
dell'Agricoltura e un funzionario del Bappenas (Consiglio Nazionale della
Programmazione e dello Sviluppo) insieme ad altri 140 burocrati.

Muninggar Sri Saraswati
traduzione di Andrea Primavera
The Jakarta Post, Jakarta 13 Gennaio 2005
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