"rassegna stampa: L'ONCOLOGO: OGM, NON È VERO CHE SONO " SICURI



a cura di AltrAricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 28/12/2004
L'ONCOLOGO: OGM, NON È VERO CHE SONO SICURI
Mariano Bizzarri, ordinario di biochimica e di patologia clinica in
oncologia: "Siamo medici, non veggenti, non abbiamo ancora gli strumenti per
capire cosa accade con una manipolazione genetica, figuriamoci per predire i
risultati"
Da un oncologo che si spende in prima persona a favore degli Ogm a un
collega che non esita a smontare tanta sicurezza sulle biotecnologie.
Veronesi dice che gli Ogm in commercio sono sicuri?
Il professor Mariano Bizzarri, ordinario di Biochimica e di Patologia
clinica in oncologia all'Università di Roma oltre che esperto accreditato
tra i consiglieri scientifici del ministro Alemanno, non solo mette in
dubbio l'impatto sull'ambiente, ma parla apertamente di imprevedibilità dei
risultati.
Professor Bizzarri, perché lei è così contrario agli Ogm?
Per diverse ragioni. Ci sono le conseguenze non quantificabili per
l'ambiente e per la salute, ma c'è soprattutto, da parte dell'ingegneria
genetica, una visione riduzionistica del mondo completamente superata.
Ci spiega?
Il principio è che un gene codifica una proteina che, a sua volta, esprime
una funzione. Quindi aggiungere un gene significa inserire una determinata
funzione nella pianta. Ma questo  si è dimostrato falso, frutto di un
determinismo fuori luogo. I geni di qualunque specie funzionano in rapporto
a una complessa regia,  immersi in una rete coerente di interazioni con
I'ambiente circostante. Nessun gene funziona isolatamente. La riprova sta
nel fatto che, in termini di differenze che intercorrono tra un uomo e un
topo sono inferiori al 2 per cento. E direi che l'uomo ha molte più
caratteristiche differenti di quelle di un roditore.
Eppure molti suoi colleghi parlano di conoscenze sufficienti per avere le
opportune garanzie, per lo meno per gli Ogm in commercio.
Sbagliano. Oggi non abbiamo ancora gli strumenti per capire cosa accade con
una manipolazione genetica, figuriamoci per predire i risultati.
Lei ha appena ideato un test per scoprire i transgenici con un grado di
certezza assoluto anche in quantità ben più basse dei limiti attuali. Di che
cosa si tratta?
Di un metodo semplice che sta per essere pubblicato su una rivista
scientifica, dunque è già pronto. Applicando la risonanza magnetica
otteniamo una specie di codice a barre del seme o del vegetale.
Confrontandolo con quello dell'organismo tradizionale sappiamo in pochi
minuti se ha subito modificazioni genetiche, anche quando non cerchiamo una
sequenza conosciuta di Dna. Vediamo, insomma, se la manipolazione produce
conseguenze e quali sono.
(Il salvagente (www.ilsalvagente.it), 11/18 novembre 2004)
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