Iran: iniziate le grandi manovre nel golfo persico



Di Tom Bosco
 
9 febbraio 2007    
 
UN MISTERO DEL TUBO
 
Sono ormai trascorse diverse settimane dall'esecuzione di "Saddam", e la grancassa mediatica che lo ha accompagnato dalla cattura al "processo" e poi sino al patibolo si è ormai ammutolita. Eppure proprio in quest'occasione si sono palesate tante e tali anomalie che persino giornali e televisioni, seppur timidamente, hanno dovuto in qualche modo renderne conto. Chi mi segue con una certa regolarità sa che sin dal tempo della sua "cattura" ho espresso forti dubbi sul fatto che l'uomo esposto al pubblico lubidrio fosse il vero Saddam Hussein, ma piuttosto uno dei suoi numerosi sosia. Wladimiro R. ha condiviso con me queste interessanti osservazioni:
"Vorrei raccontarle una cosa in merito all'esecuzione di Saddam... come ben saprà, da qualche giorno si sospetta che la sua impiccagione sia solo un'ennesima messinscena, ma quello che vorrei aggiungere è che già nella nottata del 30 dicembre ne ebbi subito il sospetto: stavo seguendo in diretta su CNN, RAINews24 e RaiUno il susseguirsi delle notizie, e mi stupì il fatto che la prima televisione a dare notizia dell'avvenuta impiccagione di Saddam non fu la CNN, o Al Jazeera o Al Arabia, ma Al Hurra ("La Libertà"); non avendo mai sentito parlare di questa emittente, feci immediatamente una ricerca e scoprii che Al Hurra è un'emittente finanziata dal Dipartimento di Stato americano, ed è gestita dalla società Broadcasting Board of Governors (BBG). Diffonde i suoi programmi dagli studi di Springfield, in Virginia del Nord, vicino a Washington, attraverso i satelliti Arabsat e Nilesat. Questa cosa mi era apparsa subito assai strana! Andando poi sul suo sito internet dalle ore
 4.00 (l'ora dell'impiccagione) e almeno fino alle 6 della mattina, esso risultava inattivo... altro fatto strano! Poi hanno cominciato a uscire i video "completi" sull'impiccagione del Rais, e a nascere molti altri dubbi..."
Resta il fatto che sin dal momento della sua clamorosa "cattura" i media occidentali si sono ben guardati dal riportare i seguenti fatti:
1) Sua moglie Sajida Heiralla Tuffah, dopo aver potuto visitare suo marito Saddam in Qatar, disse furiosa: "Questo non è mio marito, bensì il suo sosia. Pensate che non conosca mio marito? Sono stata sposata con lui venticinque anni!"
2) Parisoula Lampsos, che afferma di esserne stata l'amante per quasi trent'anni, ha dichiarato a funzionari statunitensi e a giornalisti della ABCNEWS che l'uomo mostrato in televisione non era Saddam.
3) Quando il sosia di Saddam ha aperto bocca al processo, ha mostrato una dentatura disordinata e una mascella malformata (il che spiegherebbe la barba, mai portata in precedenza), al contrario di quella in ottime condizioni del vero Saddam.
Ad ogni modo, è in direzione del vicino Iran che dovremmo focalizzare la nostra attenzione, sia per quel che pare si stia preparando (da tempo si vocifera di un possibile attacco ai suoi impianti nucleari da parte di USA e/o Israele, ed è inquietante apprendere che il 7 gennaio di quest'anno un'incursione di tre F-16 israeliani, armati ognuno con una bomba nucleare tattica da 20 kilotoni, è stata vanificata presso il confine iracheno dall'intervento delle forze aeree statunitensi.) sia perché si stanno verificando strani eventi, come riportato ad esempio dalla Reuters: "Tre forti esplosioni si sono verificate oggi nell'Iran meridionale. Lo riporta l'agenzia di stampa semi-ufficiale Fars senza però fornire informazioni su eventuali persone rimaste coinvolte. 'Le tre esplosioni erano così forti da scuotere le finestre delle case', dice l'agenzia. Non è chiaro cosa abbia provocato le esplosioni a Khorramshahr, nella provincia di Khuzestan, che confina con l'Iraq."
Inoltre da settimane l'Iran è oggetto di una vera e propria ondata di avvistamenti UFO e persino dello schianto di un oggetto volante non identificato nella provincia di Kerman (Abulghassem Nasrollahi, il vicegovernatore della provincia, ha dichiarato che dopo lo schianto si è verificata un'esplosione seguita da una densa colonna di fumo il che, insieme ad altri elementi raccolti dai testimoni, porta ad escludere che si trattasse di un normale meteorite).
Non ho idea se questi fatti siano collegati a quanto si sta preparando in quell'area: sempre più fonti indicano che le pedine della macchina bellica statunitense stanno prendendo posizione (nel Golfo Persico staziona lo "Expeditionary Strike Group 5" che include più di 2.000 marines della 15° Marine Expeditionary Unit; l'ammiraglia del gruppo è la USS Boxer, accompagnata dalla portaelicotteri USS Dubuque, la nave da trasporto truppe USS Comstock, l'incrociatore da battaglia USS Bunker Hill, le cacciatorpediniere lanciamissili USS Benford e USS Howard nonché la canadese HMCS Ottawa. Alla guida di questa "armada" vi è la portaerei nucleare USS Enterprise scortata dal cacciatorpediniere USS McFaul, la fregata USS Nicholas, l'incrociatore da battaglia USS Leyte Gulf, il sommergibile da attacco USS Alexandria e la nave appoggio USNS Supply. Un secondo micidiale gruppo da attacco comprende la portaerei nucleare USS Eisenhower con relativa scorta. Uno di questi gruppi navali da
 assalto è in navigazione nel Golfo di Oman, mentre il secondo è imbottigliato nel Golfo Persico) e vi è chi invita a tenere d'occhio gli spostamenti delle aviocisterne dell'USAF: quando si posizioneranno in località insolite, come la Bulgaria, sarà il segnale dell'imminente attacco (non più di qualche giorno) al quale parteciperanno rifornendo in volo i bombardieri B-2 in arrivo dagli USA.
Staremo a vedere come andranno le cose, considerando che le forze armate iraniane dispongono di avanzatissimi sistemi missilistici antinave di fabbricazione russa e cinese, di siluri capaci di viaggiare sott'acqua a oltre 350 Km/h, di una cospicua flotta di hovercraft da combattimento, di droni lanciamissili, squadriglie di elicotteri, sottomarini silenziosi e nuove PT-boat tipo "Joshan", capaci di velocità superiori ai 45 nodi ed equipaggiate di missili con portata oltre le 62 miglia: cosa succederà nel Golfo quando si confronteranno queste forze? Assisteremo ad un nuovo "incidente del Tonchino" che darà il via alla carneficina? E come mai, a quanto si dice, il comando supremo di questa task force è basato a terra?
Un'altra storia che aleggia da qualche tempo in rete riguarda il micidiale attacco a colpi di mortaio della guerriglia irachena alla base "Falcon". Secondo quanto si dice "oltre 300 soldati statunitensi, dell'esercito e dei Marine, agenti della CIA, traduttori Usa e contractor sono stati uccisi sul colpo o sono morti subito dopo mentre erano in viaggio per l'ospedale o nell'ospedale, mentre oltre 125 sono stati gravemente feriti, richiedendo attente cure mediche, e 39 hanno riportato ferite minori. Dai resoconti, resti carbonizzati e irriconoscibili di persone erano sparsi su un'area di otto blocchi. 122 membri delle forze armate irachene sono stati uccisi e 90 gravemente feriti, venendo evacuati anch'essi verso l'ospedale militare statunitense ad al-Habbaniyah, situato a circa 70 km ad ovest di Baghdad. Il personale medico statunitense ad al-Habbaniyah ha inizialmente dichiarato che l'ospedale militare Usa nell'imponente base occupata dagli Statunitensi aveva iniziato a
 ricevere morti e feriti. L'ospedale militare ad al-Habbaniyah, il più grande nell'Iraq occupato, è stato aperto il 12 maggio di quest'anno in risposta ad un improvviso aumento (censurato) delle vittime Usa." A giudicare da queste foto e dal video girato durante l'attacco, è plausibile che questi resoconti corrispondano a verità:

Un'altra fonte di preoccupazione per l'attuale amministrazione statunitense viene dalla Cina, che ha recentemente compiuto con successo il test di un nuovo missile anti-satellite, distruggendo un vetusto satellite cinese in orbita a 500 miglia; questo fa il paio coi recenti tentativi di "accecamento" tramite laser dei satelliti USA, ma considerando l'imponente corsa alla militarizzazione dello spazio arrogantemente intrapresa da Bush e compagni, in spregio a qualunque bozza di trattato internazionale, le critiche rivolte alla Cina suonano quanto meno ipocrite.
Ben più inquietante, soprattutto per chi è preoccupato e consapevole del fenomeno delle scie chimiche e delle problematiche ad esso connesse, è quanto pubblicato dal Guardian britannico, il quale "ha appreso che il governo USA vuole che gli scienziati sviluppino una tecnologia per bloccare la luce solare, come ultimo argine per fermare il riscaldamento globale. Il governo USA afferma che la ricerca di tecniche come giganteschi specchi spaziali o polvere riflettente pompata nell'atmosfera sarebbe una 'importante assicurazione' contro le crescenti emissioni ed ha esercitato pressioni per tale strategia, come raccomanda un importante rapporto dell'ONU sul cambiamento climatico; la prima parte di esso sarà pubblicata venerdì." Detta in altri termini, adesso vorrebbero far passare come proposta un'attività che in realtà è iniziata e prosegue incessantemente da anni sopra le nostre teste, con le conseguenze che ormai conosciamo.
Ad ulteriore esempio di attività e iniziative intraprese in spregio a qualunque consultazione popolare e a discapito della cittadinanza, ecco la scoperta accidentale nel comune di Susegana, in provincia di Treviso, dei lavori di potenziamento dell'oleodotto che collega la base di Aviano con quella di Vicenza (presumibilmente effettuati in vista dell'ampliamento di quest'ultima), lavori che qualcuno sostiene siano destinati addirittura a raddoppiare le dimensioni delle condotte; sembra siano coperti da segreto militare ed autorizzati dalla NATO per trasportare cherosene additivato sinora utilizzato per i velivoli di stanza nell'aeroporto friulano. I sindaci dei comuni interessati dall'attraversamento di tale oleodotto (Sacile, Fontanafredda e Roveredo in Piano) affermano di non avere ricevuto richieste di interventi sulla rete, come prevederebbe la legge in caso di ampliamenti, né pare sia mai stata informata la COMIPAR, la commissione mista paritetica per le servitù
 militari. Insomma, un autentico mistero che non presagisce nulla di buono e che comunque, guarda caso, non ha trovato molta risonanza presso i grandi media.
Ma ora vediamo se ci sono notizie un po' più confortanti. Ricordate la Stern, quella ditta irlandese che nell'agosto 2006 pubblicò un annuncio sull'Economist sfidando la comunità scientifica internazionale a verificare la sua innovativa tecnologia "free energy"? Be', giorni fa ha annunciato di aver finalizzato e firmato un accordo con una giuria indipendente, composta da membri delle più prestigiose istituzioni accademiche del mondo, che finalmente la metterà alla prova. I risultati della sperimentazione verranno resi noti sul sito della Stern._
 
http://www.steorn.net
   
E per concludere, rimandando alla prossima volta quelle considerazioni "extraterrestri" che vi avevo anticipato, vi lascio con due spettacolari e per certi versi commoventi immagini di lontane galassie, regalateci da quel telescopio Hubble che fino a poco tempo fa qualcuno aveva addirittura deciso di smantellare.

http://www.nexusitalia.com/nexus_new/index.php?option=com_content&task=view&id=945&Itemid=78