Guerra e capitalismo



Title: Guerra e capitalismo
Come è cambiato l’influsso del capitalismo sui conflitti? Un tempo il capitale dominante beneficiava della guerra tramite i massicci investimenti pubblici nel complesso militare industriale che spingevano i paesi fuori dalla recessione (“Keynesianismo militare”). Nitzan e Bichler mostrano come oggi la guerra conviene, ed è desiderata dal capitale dominante, perché spinge i prezzi e l’inflazione tramite il potente motore dei profitti petroliferi e dell’aumentato prezzo del greggio. Mentre, per di più, i salari rimangono bassi a causa della competizione globale con la manodopera dei mercati emergenti. Intanto la globalizzazione della proprietà e la formazione di eserciti di professionisti volontari fanno si che lo stato sociale, che un tempo “premiava” i cittadini-lavoratori-soldati con i benefici pubblici, non venga più sentito come necessario dalle elite al potere. Rimane sempre vero che, come diceva il socialista francese Jean Jaures, “Il capitalismo porta in sé la guerra come il nembo porta il temporale”...
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