Valutazioni sul conflitto Libano-Israele



Non esiste nei conflitti Israele-Libano ed Israele -Palestina una nazione vittima ed una persecutrice, perchè entrambe sono sia vittime che persecutrici
Ma il divario di forze in campo è sproporzionato a favore degli Isreliani e fa sì che ad ogni azione offensiva dei Libanesi o dei Palestinesi nei confronti di Israele, che sia un sasso contro un carro armato oppure un razzo contro un'abitazione, corrisponde sempre e comunque una reazione sproporzionata degli Israeliani, come se volessero incutere paura o dare una lezione allo scopo di fare da deterrente a future reazioni offensive.
Se in Palestina vengono uccise decine di civili perchè sparano sui militari o lanciano granate contro i blindati ed i carri armati israeliani, la reazione è sempre e comunque sproporzionata.
E' altrettanto vero che soprattutto in Palestina, così come in Irak, esite una guerriglia più o meno organizzata che assalta i convogli militari, e quindi non è possibile combattere un'altro esercito articolato sul territorio. La logioca conseguenza è che gli Israeliani, così come hanno fatto gli americani in Vietnam ed ora in Irak, hanno a che fare con le guerriglie urbane che nascono all'improvviso e sono composte da civili che si confondono con la popolazione. Per logica conseguenza i militari eseguono rappresaglie sui civili, che spesso non c'entrano nulla con i disordini provocati dai guerriglieri.
La guerriglia urbana non la si può sconfiggere con gli eserciti, e nonostante il Vietnam che è costato ad oltre 10.000 militari americani, la lezione non è stata ancora imparata, quindi l'Irak è un pantano dal quale gli USA non riescono più ad uscirne e solo l'avidità, l'orgoglio e la stupidità senza limiti di Bush e della sua cricca fanno sì che questa illusione o semplicemente questo pretesto per la pacificazione possa continuare.
Tornando al problema Libano-Israele la questione non è molto diversa, in quanto Hezbollah è solo una guerriglia ben organizzata e che si interpone tra il governo legittimo e la popolazione. Ma chi ha creato questa condizione se non Israele? Lo stato ebraico è da diversi anni che invade i limiti territoriali libanesi, che con la scusa di controllarne il territorio ha creato degli avamposti illegali al di là dei propri confini, come le fattorie di Sheva ed alcuni insediamenti di coloni, esattamente così come ha fatto e sta tuttora facendo in Palestina.
Israele è uno stato molto piccolo, grande all'incirca come la Puglia, quindi ha sempre necessità di spazio per i nuovi abitanti, ma questi spazi non se li può prendere sul territorio degli altri, quindi in pratica abusa del suo esercito per conquistare giorno dopo giorno qualche fetta di territorio appena all'esterno dei propri confini, scatenando la logica reazione di libanesi e palestinesi.
Ora che l'unifil si è interposta in una zona cuscinetto tra i due Stati, perchè Israele non si comporta più così e si è ritirata?
La risposta è semplice: perchè l'unifil è armata fino ai denti e reagirebbe a qualsiasi tipo di provocazione di entrambe le parti.
 
In pratica la questione è sempre la stessa: è facile prendersela con i deboli, ma quando si trova uno più forte subentra la paura e si bloccano tutte le reazioni ostili.
 
Valentino Rocchi
----- Original Message -----
Sent: Thursday, October 19, 2006 7:52 PM
Subject: Re: urgentissimo ed importantissimo

a onor del vero, gli Hezbollah sono illegali in Libano e le loro azioni sono state riconosciute dalla comunità internazionale come illegittime, il problema è che il governo libanese ha paura di disarmarli e tentenna...
che poi la reazione di Israele sia stata eccessiva si può discuterne, però è evidente che Israele si è subito ritirata appena le forze Onu si sono schierate.
 
Il problema è che Hezbollah non vuole la pace, il che non significa che i libanesi non la vogliano, ma Hezbollah non la vuole
e si sta riarmando. Vedremo cosa succederà quando inizierà a mandare i primi missili su Israele e se le forze Onu reagiranno
(o dovranno solo "deplorare l'accaduto"...) disarmando gli illegittimi Hezbollah (invisi anche alla maggioranza dei libanesi).

Se si vuole la pace ci vuole qualcuno che intervenga contro chi non vuole la pace e lo dice esplicitamente.