Re: israele e palestina



gli amici di Lazzaro hanno scritto la storia del conflitto Palestinese -israeliano,chi vergogna cosa credono di essere? che gli milioni di essere non conoscono la storia ,quella vera .
partendo dalla divisione del ONU (riso 181) come fosse tutto naturale che una superpotenza decide di spartire un stato senza nemmeno considerare l'esistenza degli abitanti naturale di quel stato.
comunque lascio a voi cari amici la conclusione e la valutazione se rispondere o no agli amici di Lazzaro.
jamil
----- Original Message -----
Sent: Wednesday, September 06, 2006 1:21 PM
Subject: israele e palestina

ciao, mi sembra che al di la degli errori di Palestina ed Israele, molti siano disinformati su come la
storia si è svolta nel secolo scorso....
 
Segnaliamo una breve ed efficace presentazione della storia Israeliana, con diapositive molto semplici, poche scritte e tante cartine. Può servire a iniziare a mettere dei punti fermi.

SCHEMINO RIASSUNTIVO:
- Il 29 novembre 1947 l'ONU (non "le Potenze") con la risoluzione 181 decide la creazione di DUE stati indipendenti, uno arabo (Palestina ) e l'altro ebraico (Israele), con Gerusalemme sotto controllo internazionale per 10 anni. (La zona destinata allo stato ebraico era molto inferiore a quella occupata attualmente da Israele, poi capiremo come si è ingrandita). NON E' MAI ESISTITO UNO STATO PALESTINESE: quelle terre erano sotto mandato britannico, facevano parte di un grande protettorato britannico, nel quale nel 1946 gli inglesi avevano creato lo stato indipendente della Transgiordania (attuale Giordania). Nel 1947, poi, avevano delegato l'ONU per la soluzione del restante territorio.
Gli ebrei hanno accettato la risoluzione ONU, ma gli arabi no, ed HANNO RIFIUTATO DI ISTITUIRE UNO STATO PALESTINESE perchè avrebbe significato riconoscere lo stato di Israele, che non volevano, e ancora non vogliono.
E quindi uno stato palestinese, previsto contem poraneamente a quello ebraico, fin dall'inizio, nel 1947, non c'è perchè non l'hanno voluto gli arabi.

- gli ebrei che abitavano quelle terre, ci stavano in parte da sempre, e in parte perchè se le erano comprate, e gliele avevano vendute i proprietari, cioè gli arabi. Liberamente. "L'acquisto dei terreni da parte dei sionisti non fu mai ostacolato dalla riluttanza araba a vendere; l'unico vero limite fu la mancanza di denaro dei potenziali compratori. [...] . L'offerta araba dei terreni eccedette sempre la domanda da parte degli ebrei." (B. Morris, Vittime, ed. Rizzoli, pag. 145, quarta ed.).

14 maggio 1948: nasce lo stato di Israele. Dopo poche ore, il 15 maggio 1948: Siria, Transgiordania, Iraq, Egitto, Libano e Arabia Saudita attaccano lo stato di Israele. E' la prima guerra arabo israeliana.

Israele viene attaccata poche ore dopo la sua nascita, la guerra si conclude nel gennaio 1949, con la vittoria di Israele, che vincerà anche le guerre del 1967 e del 1973, sempre iniziate dai paesi arabi circostanti (in mezzo, la campagna del Sinai del 1956). Vincendo, Israele conquista territori. Quelli che gli arabi adesso vorrebbero indietro. Come se noi italiani volessimo indietro l'Istria, insomma (che abbiamo perso perchè abbiamo perso una guerra che abbiamo iniziato noi).

NON é vero - come dice Samir - che il problema fra arabi ed ebrei è sorto con lo stato di Israele: nell'agosto 1929, per esempio, quando Hitler ancora non era al potere in Europa, i musulmani della Terra Santa lanciarono un appello alla jihad, alla guerra santa, contro gli ebrei, che si risolse in MASSACRI degli ebrei da parte dei musulmani nei quartieri di Gerusalemme, Safed, Tiberiade ed Hebron. Il problema? L'accesso al Muro Occidentale (il Muro del Pianto).

Chiaramente ci sarebbe moltissimo altro da dire. Per volesse documentarsi sulla storia di Israele, consiglio:
Benny Morris, "Vittime", ed. Rizzoli. E' voluminoso. Chi volesse prima farsi un'idea su un testo più breve, può leggere: F. Coen, "Israele: 50 anni di speranza", ed. Marietti.
Per capire il significato dello stato di Israele, è obbligatoria la lettura dello splendido, e imperdibile, "Il settimo milione", di Tom Segev, ed. Mondadori. Vi sorprenderà. Forse dovreste cominciare da questo.


ERRORI E LIBRI IDEOLOGICIZZATI

"La questione palestinese è oggettivamente complicatissima, e qualcuno rimesta nel torbido per motivi puramente ideologici. Ho cercato di capirci qualcosa andando a cercare nel mio libro di storia delle superioriori, il Salvadori, Comba, Ricuperati, edito da Loescher. Ne ho tratto la convinzione che: 
Dopo la seconda guerra mondiale, terroristi ebrei portano all'esasperazione l'Inghilterra.  Quando questa si ritira dalla Palestina gli ebrei proclamano con un atto di forza lo stato di Israele. Quindi si ha il primo conflitto tra Israeliani e Arabi. Chi lo dichiara non si sa, ma risulta difficile pensare che siano stati gli arabi a volerlo visto che erano "mal guidati e senza coordinamento".
Se non ci credete, trovate la pagina del libro di storia scannerizzata

Non mi sono arreso e sono andato a cercare un testo un po' meno politicizzato, l'enciclopedia UTET (1970) alla voce Palestina, Storia.

Qui ho scoperto che Francia e Inghilterra hanno fatto porcherie notevoli nella zona durante il periodo coloniale, che gli ebrei erano già lì da secoli ed avevano colonizzato le terre sistematicamente a partire dalla fine dell'ottocento, che molti arabi hanno parteggiato per Hitler mentre molti ebrei sono entrati in guerra a fianco degli inglesi, che l'ONU ha sancito la divisione in due stati e che solo Israele l'ha accettata e che gli arabi intorno l'hanno subito attaccata...Insomma tutta un'altra storia. E mi sono un po' imbufalito perchè la mia prof. di storia mi ha fatto crescere mentalmente per anni abbeverandomi al Salvadori Comba....
Qui trovate le pagine dell'enciclopedia."

Noi della redazione specifichiamo che la Utet, essendo del 1970,  non ha ovviamente potuto descrivere cosa è accaduto dopo, ed è accaduto tanto, ma la differenza fra i due testi fa capire tante cose.......

Segnaliamo una breve ed efficace presentazione della storia Israeliana, con diapositive molto semplici, poche scritte e tante cartine. Può servire a iniziare a mettere dei punti fermi.