Re: Condanniamo Israele all'ONU con l'isolamento e l'embrago commerciale



Ti ringrazio Valentino.
Il mio è stato infatti un gesto simbolico, espressione della rabbia contro
il governo israeliano, ma nella maniera assolutamente nonviolenta di
bruciare una bandiera.
Sono stato male ieri nel pensare a quei poveri bambini, e non m'interessa
che li c'erano o non c'erano Hezbollah, c'erano dei civili quindi non si
bombarda...
E non si bombarda nemmeno se ci sono degli Hezbollah.
Leggevamo venerdì le parole di Terzani...quando troveremo la forza di
fermare quest'escalation per cui ognuno cercherà di vendicare in maniera
sempre più violenta l'affronto o l'offesa fattagli dal nemico...
Non vi ricorda qualcosa? è un pensiero che esiste anche alla base della
mafia...
Un atto di coraggio deve essere fatto, non rispondere con le armi ma con
il blocco di Israele. Bloccare il circolo vizioso che porterebbe solo alla
distruzione di tutto...ma sopratutto condannare Israele per quello che ha
fatto e sta facendo.
Ettore


> Mobilitiamoci "tutti" per chiedere l'isolamento politico e commerciale
> attraverso una ferma e decisa risoluzione dell'ONU Troppi civili
> innocenti sono morti e troppi ne moriranno se non fermiamo quei
> criminali assassini che stanno ai vertici militari di Israele
>
> Ettore ha scritto:
> Bruciare bandiere non è un gesto che faccio volentieri. Anzi non ne ho
> mai bruciata una. Son stato anche amico di Israele, lo confesso. Ma non
> del governo bensì del popolo. Speravo che fra Israele e Palestina
> nascesse la Pace. Due Popoli, Due Nazioni, Due Stati. Ma Israele sta
> manifestando solo vendetta, e sproporzionata rispetto all'offesa che
> dicono di aver subito. Ma non devo dimenticare che, dietro Israele, ci
> sono gli Stati Uniti d'America con George Bush, signore della guerra. Ho
> atteso, ho sperato...
>
> Ciao Ettore
> Condivido in pieno il tuo gesto (puramente simbolico e non violento) di
> bruciare la bandiera israeliana, perchè un conto è fare una guerra
> quando si viene attaccati da un popolo con una invasione territoriale,
> un conto è fare una guerra massacrando deliberatamente civili indifesi
> e le loro infrastrutture per qualche razzo lanciato dai villaggi
> confinanti
>
>