( l’articolo
interessante ma segno in ROSSO la parte dove si parla in maniera esplicita
dell’argomento ) fonte http://www.forzanuovarimini.splinder.com/archive/2005-01
( non sono di Forza
Nuova ma purtroppo è uno dei pochissimi siti che ne parla
)
La maggior parte degli
americani credono che la Costituzione venne redatta per garantire la libertà, ma
in realtà fu accuratamente formulata in modo da consentire l'attuazione
dell'Ordine del Giorno
da parte di un'Elite. Innanzi tutto, essa stabilisce
che se il presidente pone il veto su un disegno di legge approvato dal
Congresso, esso ritorna alla Camera dei Rappresentanti e al Senato,
dove,
per eliminare il veto presidenziale, deve essere rivotato da una maggioranza di
almeno due terzi in entrambe le camere. Questo significa che basta controllare
il presidente e un terzo di una
camera per impedire a qualsiasi disegno di
essere approvato in legge.
Quale mezzo più potente si può avere all'interno
di una società "libera" per difendere il proprio status qua ed eliminare tutto
quello che potrebbe mettere in pericolo il proprio potere?
I patrioti credono che
la creazione di denaro da parte delle banche private sia incostituzionale negli
Stati Uniti, poiché la Costituzione afferma che è il Congresso che deve creare
la valuta. Ma
in realtà non è proprio
questo che dice. All'articolo primo, sezione 8 si legge che: "Il Congresso avrà
il potere di coniare la moneta e di regolarne il valore". Non dice (volutamente)
che solo il Congresso avrà quel potere, né che deve esercitare quel potere. Alla
sezione 10 si legge che nessuno Stato conierà denaro e che le monete d'oro e
d'argento devono essere l'unica forma di pagamento dei debiti.
Questo
vuol dire che il denaro cartaceo è incostituzionale? No. Una zona del Maryland
venne ceduta al nuovo Congresso per creare il distretto, non lo Stato, della
Columbia per la nuova capitale federale, chiamata Washington DC. All'interno di
questo distretto c'è la banca privata centrale d'America, la Riserva Federale,
che emette la valuta cartacea corrente. Il distretto della Columbia, in effetti,
non è tenuto a rispettare molte delle clausole della Costituzione che valgono
invece per il resto degli Stati. I Padri Fondatori questo lo
sapevano.
Il primo
presidente fu George Washington che sedeva su una seggiola sul cui retro era
inciso un Sole nascente, un antico simbolo della religione solare ariana. Egli
fu Gran Maestro della Loggia
frammassonica di Alexandria (che prese nome
dall'omonima città egiziana), vicino a Washington DC. Quando egli ne venne
nominato presidente il 30 aprile 1789, giorno precedente alla maggiore
festività della Confraternita, il primo maggio o Calendimaggio, il
giuramento venne raccolto da Robert Livingstone, Gran Maestro della Gran Loggia
di New York. La cerimonia, di carattere prettamente
frammassonico, fu
officiata da Frammassoni. Si svolse una Grande Processione, a cui presero parte,
oltre a Washington, ufficiali e iniziati delle logge americane in abiti da
parata. Come la maggior
parte dei più importanti Padri Fondatori, Washington
apparteneva a una famiglia aristocratica inglese e tra i suoi antenati contava
un cavaliere inglese del XII secolo, l'epoca in cui furono fondati i
Templari, e un parente del duca di Buckingham che aveva combattuto per la
Corona durante la guerra civile inglese. Washington fu solo il primo esempio di
come la Confraternita Babilonese, che aveva sede in Gran Bretagna, da allora in
poi ha usato per governare gli Stati Uniti. Considerate le origini dei
presidenti americani, dei politici più in vista, dei magnati della finanza e
dell'industria, dei leader
militari, dei proprietari di media, dei
funzionari di governo, dei capi dei servizi segreti e così via e vedrete che
essi discendono tutti dalle stesse famiglie aristocratiche e reali britanniche
ed europee. Due esempi: almeno 33 dei primi 42 presidenti degli Stati uniti
discendevano dal re inglese Alfredo il Grande (849-899) e da Carlo Magno
(742-814), il famoso sovrano francese, mentre 19 presidenti vantano una
parentela con il re inglese Edoardo III (1312-1377), da cui discende anche il
principe Carlo. Anche George Bush e Barbara Bush discendono dalla stessa linea
dinastica britannica. Essi appartengono alla famiglia Pierce, che assunse il
nome di Percy, dopo essere fuggita dall'Inghilterra in seguito al Complotto
delle Polveri con cui si cercò di far saltare in aria il Parlamento inglese. I
Bush
si sposarono con l'attenzione a mantenere una certa purezza genetica,
come hanno sempre fatto le famiglie statunitensi dell'Establishment Orientale,
imitando i loro parenti delle famiglie aristocratiche e
reali d'Europa.
Persino Bill Clinton e Bob Dole, che furono "avversari" nelle elezioni
presidenziali del 1996, sono cugini alla lontana. Essi possono far risalire il
loro albero genealogico fino al re inglese Enrico III, che regnò dal 1227 al
1273, durante gli anni in cui erano in auge i Templari, oltre che ai presidenti
statunitensi William Henry Harrison e Benjamin Harrison. Queste informazioni
sono state estrapolate dalla pubblicazione Burkes Peerage, che traccia l'albero
genealogico delle famiglie reali e
aristocratiche. Clinton ha molto più
sangue reale di Dole e discende direttamente dalla stessa famiglia da cui
discendono anche la casata dei Windsor, tutti i sovrani scozzesi e re Roberto I
di Francia. Ecco
perché la Confraternita ha scelto proprio lui. Harold
Brooks-Baker, editore del Burkes Peerage, ha detto: "Il candidato presidenziale
con il più alto numero di geni reali ha sempre avuto la meglio sugli
altri,
senza alcuna eccezione, sin dai tempi di George Washington".
Ci troviamo di fronte
a questa incredibile equivalenza: la stessa tribù che ha controllato l'Europa si
è semplicemente espansa nelle Americhe sotto il nome della libertà. Gli Stati
Uniti non si sono mai
liberati del controllo da parte di Londra. Anzi, sono
stati creati da Londra. La Gran Bretagna e la corona britannica hanno sempre
posseduto, sì posseduto, gli Stati Uniti. Se siete americani e prima
d'ora
non avete mai sentito dire queste cose, e in effetti solo pochi le hanno
sentite, vi consiglio di sedervi e bervi una bella tazza di tè, perché tra poco
rimarrete scioccati.
Nel 1604 un gruppo di importanti politici, uomini
d'affari, mercanti, produttori e banchieri si incontrarono a Greenwich, allora
nella contea inglese del Kent, e formarono una corporazione che chiamarono
Virginia Company, in vista dell'enorme influsso che gli europei bianchi,
dapprima soprattutto britannici, avrebbero esercitato sul continente
nordamericano. Il suo principale azionista fu re Giacomo
I, e lo statuto
originale della società fu completato entro il 10 aprile 1606. Esso, insieme ai
successivi aggiornamenti, stabiliva quanto segue:
La Virginia Company consisteva in due rami, la London
Company e la Plymouth o New England Company. Alla prima si doveva la prima
colonia permanente d'America, fondata a Jamestown, il 14 maggio 1607, mentre la
seconda era costituita dai "Padri Pellegrini" che arrivarono a Cap Cod sulla
nave Mayflower, nel novembre del 1620, e proseguirono sbarcando poi a Plymouth
il 21 dicembre. I mitici "pellegrini" americani erano, in realtà, membri del
secondo ramo della Virginia Company, detto New England
Company.
La Virginia Company possedeva la maggior parte della
terra di quelli che oggi chiamiamo Stati Uniti e tutte le terre comprese in un
raggio di 900 miglia dalla costa. Tra queste ultime figuravano le Bermuda e la
maggior parte delle attuali Isole caraibiche. La Virginia Company (la Corona
britannica e le famiglie fondatrici) avevano diritto al 50%, sì al 50%, di tutto
l'oro e l'argento estratto dalle sue terre,
oltre che ad una percentuale di
altri minerali e materie prime e al 5% di tutti i profitti ricavati da altre
iniziative imprenditoriali.
Stando allo statuto, questi diritti dovevano
essere tramandati agli eredi dei proprietari della Virginia Company, rivelandosi
pertanto... eterni! I membri più in vista della Virginia Company che dovevano
godere di questi diritti furono il tesoriere e gli appartenenti alla
Compagnia degli Avventurieri e dei Coloni della città di Londra. Dopo i primi 21
anni dalla fondazione della Virginia Company, tutti "i
dazi, le imposte e le
tasse" pagate sulle attività commerciali delle colonie dovevano essere versati
direttamente alla Corona britannica tramite il tesoriere della Corona. Nessun
commerciante poteva
esportare merci fuori dalle colonie senza il permesso
della corona britannica e chi lo faceva incorreva nel sequestro di tutte le
merci, oltre che della nave o del veicolo che le trasportava.
Le terre
della Virginia Company furono garantite alle colonie da un fedecommesso
(concessione in uso) e, pertanto, essa non ne poteva rivendicare il possesso, ma
poteva tramandarle in uso agli eredi o
venderne la concessione d'uso
perpetuo. La vera padrona era la Corona britannica.
Le colonie dovevano
essere governate da due Consigli coloniali, ognuno composto da 13 membri, ma il
Consiglio della Corona di Londra aveva l'ultima parola su tutte le decisioni. Il
monarca britannico in
carica sceglieva anche il governatore delle colonie
americane, che oggi chiameremmo presidente.
Il monarca, attraverso il suo
Consiglio per le Colonie, fece in modo che i coloni imponessero la religione
cristiana a tutta la popolazione, compresi i nativi americani. Per usare il
linguaggio dell' epoca... "con la massima diligenza, cura e rispetto, fate in
modo che la vera parola di Dio e della fede cristiana sia predicata, radicata e
praticata, non solo all'interno delle sopra menzionate colonie e piantagioni, ma
anche tra i popoli selvaggi che confineranno con le nostre terre, secondo la
dottrina, il diritto e
la religione oggi professati e consolidati nel nostro
regno d'Inghilterra". La Corona proseguiva
dicendo che qualora i nativi americani non avessero accettato la religione
cristiana, essa avrebbe dovuto essere loro imposta. Da ciò discese l'ordine di
distruggere la cultura e le conoscenze dei popoli indigeni del Nord America e di
mantenere anche i coloni bianchi sotto il giogo malvagio del terrorismo
cristiano imposto dai puritani-calvinisti. Si trattava di una chiara licenza ad
uccidere, torturare e rapinare le popolazioni indigene, che garantiva una
completa immunità agli autori di questi misfatti.
I tribunali
penali delle terre della Virginia Company dovevano operare secondo la Legge
dell' Ammiragliato, cioè il diritto marittimo, i tribunali civili secondo la
legge comune, il diritto
terrestre. Questo è un punto cruciale su cui mi
soffermerò tra poco.
Ora seguitemi. Tutto quello che avete letto qui sopra,
ha un senso ancora oggi! Leggete ancora una volta quelle percentuali e
coglierete la portata di tutto questo. Dopo che le 13 colonie americane
conquistarono la loro "indipendenza" e una nazione "indipendente" si formò
dopo il 1783, la Virginia Company cambiò semplicemente nome, diventando gli...
Stati Uniti d'America. Vedrete che esistono due USA o, meglio, un USA e un usA.
Gli stati uniti d'America, scritti con la "u" e la "s" minuscole sono le terre
dei vari Stati. Queste terre, sono ancora di proprietà della Corona britannica,
in qualità di capo della vecchia Virginia Company, anche se tra poco su questo
dovrò aggiungere una cosa. Poi ci sono gli Stati Uniti d'America, con la "U" e
la "S" maiuscole, che corrispondono alle 68 miglia quadrate
delle terre ad
ovest del fiume Potomac su cui si trova la capitale federale, Washington DC e il
distretto della Columbia. Esse includono anche i protettorati statunitensi di
Guam e Puerto Rico. Gli
Stati
Uniti d'America non sono un paese, sono una società di proprietà di
queglla stessa confraternita che possedevano anche la Virginia Company, perché
gli USA sono la Virginia Company! Quando gli
americani accettano di avere un
codice di previdenza sociale, i cittadini degli stati uniti rinunciano alla loro
sovranità ed accettano di diventare affiliati degli Stati Uniti (la Virginia
Company e la Corona britannica). Allora, perché lo fanno? Perché non hanno idea
di quello che stanno facendo. Sono indotti a credere che esista solo una nazione
che si chiama Stati Uniti e che il governo federale sia il governo giusto. Non
esiste alcuna legge che dica che gli americani devono pagare un'imposta
federale, ma essi continuano a pagarla perché credono di doverlo fare. Il
Servizio Tributi Interni opera con metodi così terroristici che persino quelli
che sanno che si tratta di un raggiro, continuano a pagare perché l'idea di
smettere li terrorizza. Bevetevi un sorso di buon tè ora e tirate un
respiro, perché non ho ancora finito.
Questo significa
che tutti i diritti di cui godevano i proprietari della Virginia Company per
quel che riguardava l'oro, l'argento, i minerali e i dazi, estratti e pagati in
America, sono passati oggi
alle famiglie britanniche che possiedono gli
Stati Uniti d'America e le terre degli stati uniti d'America. Quelle stesse
percentuali continuano ad essere pagate sin dai tempi dell'"indipendenza" e
vengono tuttora pagate dal popolo americano attraverso i loro funzionari
federali che, in realtà, sono funzionari della Virginia Company - sì, presidente
compreso. La Corona britannica possiede le
terre degli stati uniti e la
terra e le istituzioni degli Stati Uniti, compreso il Servizio Tributi Interni,
che riscuote le tasse, e la Commissione della Riserva Federale, la "banca
centrale" privata
d'America che presta al governo soldi che non esistono,
caricandoli di interessi, che vengono poi pagati dai contribuenti. La
Commissione della Riserva Federale è nelle mani delle stesse famiglie europee
della Confraternita che possiedono anche il resto dell'America.
Genti
d'America, i vostri presidenti e i vostri funzionari di governo queste cose le
sanno. Se sapete cosa state cercando, la verità vi balzerà agli occhi. La
Virginia Company e re Giacomo I decretarono
che i tribunali penali delle
colonie applicassero la Legge dell' Ammiragliato, il diritto marittimo. Ma di
quale Ammiragliato si trattava? Dell' Ammiragliato britannico, naturalmente.
Quando un tribunale amministra il diritto marittimo, la bandiera all'interno
dell' aula deve essere profilata da una frangia ornamentale dorata.
Guardate
all'interno di qualsiasi tribunale penale degli Stati Uniti o stati uniti, e
vedrete la frangia dorata. Lo stesso accade con molti altri edifici ufficiali.
Questi tribunali penali "americani" amministrano il diritto marittimo
BRITANNICO. Anche le famiglie della Corona e della Confraternita britanniche
controllano i tribunali penali e dietro questo controllo ci sono le società
segrete che hanno sede a Temple Bar, a Londra, nelle terre che un tempo
appartenevano ai Templari e che oggi sono il centro della professione forense
britannica. La Gran Loggia della Frammassoneria inglese è in Great Queen (Iside)
Street, a Londra, e sin dal 1717, anno della sua fondazione, controlla la
maggior parte delle logge frammassoniche sparse su tutto il globo. Attraverso di
essa, l'Elite britannica controlla i giudici, gli avvocati e i poliziotti
americani e , attraverso altre organizzazioni, come il Consiglio sulle relazioni
estere e la Commissione Trilaterale, manipolano il sistema politico
americano. I giudici americani sono
perfettamente consapevoli del fatto che i loro tribunali sono controllati dall'
Ammiragliato britannico, ma stanno zitti e incassano il denaro. La famiglia
Rockefeller è l'affiliata americana dipendente da Londra e sono i Rockefeller
che, come è dimostrabile, decidono chi deve diventare presidente degli USA. In
altre parole, a decidere è l'Élite londinese.
La regina
d'Inghilterra, il principe Filippo e i principali membri della famiglia reale
britannica sono tutti al corrente di questa situazione che contribuiscono a
creare. Chi è il Gran Maestro della Loggia madre inglese della Frammassoneria?
Il cugino della regina, il duca di Kent.
----- Original Message -----
Sent: Friday, July 14, 2006 1:58 PM
Subject: RE: [amicimisteri] Fermare Israele è una priorità
assoluta