Irak, fermiamo Bush prima che sia davvero guerra civile (x Andrea)



 
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Sent: Friday, March 17, 2006 4:27 PM
Subject: Irak, fermiamo Bush prima che sia davvero guerra civile (x Andrea)

Sono in parte d'accordo con te Andrea
 
Ma devi riconoscere che dall'inizio dell'invasione americana l'Irak è peggiorato a vista d'occhio e le incertezze di quel popolo sono aumentate invece di diminuire
Quando Bush ha invaso quel paese ci è stato raccontato che lo scopo era rovesciare il regime di Saddam e trovare le armi di distruzione di massa, con le quali il dittatore avrebbe cercato di seminare morte e distruzione nei paesi arabi confinanti se non addirittura in Europa
Dopo tre anni esatti, quindi oltre mille giorni dopo l'invasione, Saddam non è più un pericolo ma l'Irak è peggiorato in tutti i sensi come stato civile, le armi non sono state trovate e gli americani hanno di fatto usurpato i pozzi di petrolio ed hanno occupato illegalmente il territorio senza l'autorizzazione dell'ONU e della maggior parte degli Stati
Inoltre la teoria della guerra preventiva si è finalmente rivelata agli occhi di tutti, come una grandissima stronzata finalizzata ad invadere ed a conquistare territori con il pretesto del terrorismo
In pratica Bush si è giustificato affermando che le aggressioni ad Afghanistan ed Irak (e tra poco Iran, Siria e Corea del nord) sono ampiamente giustificate affermando che se non li aggredisce prima, quegli stati aggredirebbero gli Stai Uniti ed i loro alleati, (ammesso che l'Italia sia ancora alleata di un paese ormai palesemente tirranico e dispotico) come dire che se uno mi sta antipatico e mi fa la guerra, io lo "meno" perchè se no lui mi anticiperebbe e mi menerebbe sicuramente
Qiondi sia nel micro che nel macro, la politica di Bush è evidente e palese: vado a "menar botte§" in giro per il pianeta con il pretesto di dare lezioni di vita ai "cattivoni" e di incutere loro paura con lo scopo di renederli inoffensivi e quindi di neutralizzarli, ma in realtà quello è solo un trucco per assoggettare ed usurpare territori sovrani
Mi risulta che sia l'Afghanistan che l'Irak, l'Iran e la Siria non abbiano mai attaccato gli Stati Uniti, quindi attaccarli è solo puro pretesto
Con questo non difendo a spada tratta gli islamici, dei quali non condivido nemmeno una virgola della loro stupida religione, tantomeno il fanatismo che ne deriva, ma su di un punto sono estremamente fermo: la politica di quell'idiota di Bush sta portandovelocemente ed inesorabilmente TUTTO il pianeta ad una guerra globale ed estesa in tutti i continenti, e basta accendere tv e radio, leggere giornali ed internet per rendersene conto, ed ogni giorno è sempre peggio
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Sent: Friday, March 17, 2006 1:01 PM
Subject: R: [amicimisteri] Irak, fermiamo Bush prima che sia davvero guerra civile

Il raid è stato fatto per stanare Abu Mussab al-Zarqawi, braccio armato di al-Qaeda in Iraq. Da tempo ormai al -Zarqawi predica la guerra civile in Iraq e ciò su cui diverse fonti (tra cui fonti irachene non facenti parte della Coalizione) sono concordi è che dietro l'attentato alla moschea di Samarra vi sia proprio lui, per fomentare la guerra civile. Quel che Repubblica non dice, ovviamente per ragioni di comodo, è questa cosa e il fatto che insieme alle forze americane gran parte dei soldati fa parte dell'esercito iracheno appena rimesso in piedi. Anzi, la maggior parte di questi 1500 uomini sono iracheni. Questo significa che i vertici militari iracheni si sono uniti all'esercito Usa per combattere i guerriglieri, per una decisione presa di comune accordo nel tentativo di contrastare i fomentatori della guerra civile, cosa che l'Iraq intelligente non desidera.
La guerra civile che può scoppiare in Iraq non è affatto contro le truppe della Coalizione, ma fra sciiti e sunniti che devono andare al potere nel neo-eletto governo. Se non si da una dimostrazione, da parte del governo iracheno, di una volontà di sedare i rivoltosi, il popolo finisce per non sentirsi protetto e non riconoscerebbe un potere forte.
Certo che non è a caso l'inizio dell'attacco, ma non essendo a conoscenza di queste cose, si può interpretare come si vuole e, come al solito, prendere come scusa per dare contro agli americani.
I morti che di cui si parla nell'articolo sono, COME OGNI GIORNO, causati proprio da questi scontri civili tra di loro e non in scontri contro le truppe. La stragrande parte degli attentati avvengono per una lotta intestina di chi vuole prendere il potere in Iraq adesso.

Un'ultima cosa, una nota di appunto e curiosità: i 2350 soldati americani morti in Iraq, è lo stesso numero di morti che avvengono in una settimana sulle strade Usa. Senza parlare del numero di morti giornalieri che avvengono in tutte le parti del mondo, dei conflitti africani, alle vittime della repressione comunista in Cina, ai morti causati nel conflitto tra i ribelli maoisti in Nepal e re Gyanedra...

Ciao,
Andrea