Re: L'unica strategia per il nuovo medio oriente è quella democratica



On 11 Mar 2006 at 12:36, associazione Amici di Lazzaro wrote:

> il conto delle vittime comunque è in attivo...meno morti per la
> situazione attuale che non quelli fatti da Saddam ogni anno (erano una
> media di 50.000 contro alcune migliaia attuali)..

Nel vostro delirio prendo solo questa parte: da dove vengono queste cifre?
50.000 morti sono tanti...significa che dopo 10 anni muoiono 500.000 
persone su un totale (cifra del 2005) di circa 27.000.000 di abitanti.
Con una cifra del genere qualunque dittatore si inemica la sua popolazione e 
corre il rischio di una rivoluzione...50mila in un anno significa che un tuo 
parente sicuramente è stato ammazzato! Dura da digerire...

In ogni caso vedo che approvate i metodi violenti per buttare giù un dittatore 
e, chissà, forse anche approvate che venga buttato giù un capo di stato per 
metterne su uno più accondiscendente agli interessi economici di una 
potenza straniera, dalla fame per via di un dittatore si passa alla fame per lo 
sfruttamento di uno straniero. E la vogliamo chiamare democrazia?

Vi auguro che non vi muoia nessun parente presente in Iraq nel contingente 
italiano, forse capireste meglio, ma il rischio è questo. E per un aiuto che 
stiamo agli iracheni molto "per modo di dire" mi sembra una perdita sciocca.

Ciao,
Davide