IMPORTANTE : a Roma - “Haiti. L’innocenza violata” presentazione del libro - sabato 22 gennaio




 

Bois Caiman, 22 agosto 1791: il sacerdote vudù Boukman lancia la rivolta degli schiavi, che porta alla nascita del primo Paese “nero” indipendente del mondo. Port-au-Prince, 12 gennaio 2010: in 35 secondi un terremoto devasta Haiti. Sbarcano 20.000 marines.

sabato 22/1/2011  presentazione di “Haiti. L’innocenza violata” - ore 17,00 a Roma, teatro Le Salette, vicolo del campanile 14 (Borgo Pio, a 300 metri da piazza San Pietro).

 IL LIBRO: Haiti, l’innocenza violata. Chi sta rubando il futuro del Paese?

Agli haitiani è rimasta una speranza: non sparire dalle prime pagine dei giornali. Quei corpi ammucchiati come legna o sciolti nelle strade devono perseguitarci fino a quando prende forma una solidarietà non solo concreta: matura. Non provvisoria: dialogante. Lontana dai ricatti provvidenziali dei Piani Marshall, quegli aiuti in cambio di insediamenti militari o domìni commerciali che hanno permesso all’Europa di rifare le spalle forti.

La scommessa è ricostruire nel pozzo nero di Haiti una società civile in grado di manifestarsi senza piangere la carità

Sui mass media italiani (ma anche stranieri) a parte rare eccezioni, non si è mai presentato il punto di vista degli haitiani di fronte alla tragedia del 12 gennaio. Le testimonianze erano sempre quelle del cooperante, del funzionario delle Nazioni Unite o del missionario. Noi abbiamo voluto invertire questo schema”.
 
Chiare e inequivocabili le motivazioni che hanno spinto Marco Bello e Alessandro Demarchi a realizzare il libro edito da Infinito Edizioni dal titolo “Haiti, l’innocenza violata. Chi sta rubando il futuro del Paese?”.
 
Vogliamo far conoscere Haiti attraverso una lente diversa: quella di un Paese che rinasce della popolazione locale che vi abita e ne è la linfa vitale. Mostrarne il vero volto facendo parlare gli haitiani che vogliono essere protagonisti di questa ricostruzione: sociologi, intellettuali, artisti, donne impegnate nei movimenti femminili, politici, giornalisti, religiosi, personalità del mondo vudù, leader contadini, ecc. In ogni capitolo si presenta un personaggio e il suo punto di vista sulla ricostruzione e sul futuro del paese. A livello narrativo si costruisce il racconto intorno alla figura del personaggio e il suo ruolo nella società haitiana”.
Parlando di Haiti si pensa a terremoto, colera, uragani. Calamità di ogni genere. Non viene in mente che ci possa essere una società civile organizzata. Ma sfogliando le pagine del libro quello che emerge è un Paese fatto anche di movimenti fondamentali per la sua storia. Il movimento contadino, quello femminista e quello operaio, le associazioni per la difesa dei diritti umani, i media indipendenti, e molti altri.
“I movimenti degli anni ’70-’80 riuscirono a cacciare il dittatore Duvalier e a portare un loro membro a capo del Paese – continuano i due autori del libro -. Fu un caso molto significativo a livello di America Latina, di uno Stato in cui il potere era diventato emanazione della base. Ma anche un esempio troppo “scomodo” per i vicini Stati Uniti. Questa esperienza fu repressa nel sangue e si fece di tutto per indebolire la società civile.
Oggi assistiamo a una tragedia dopo la tragedia. La comunità internazionale, Usa in testa, con la "scusa" della ricostruzione sta mettendo il futuro del Paese sotto tutela. Gli sta, di fatto, rubando l'indipendenza. E il popolo haitiano rischia, ancora una volta, di restare escluso anche dai piani per il proprio sviluppo. Ma la società civile fa sentire la sua voce e noi siamo andati a raccoglierla”.
Una parte del libro è consacrata anche agli haitiani in Italia che, come quelli di Stati Uniti, Canada e Francia si sono subito attivati con sensibilizzazioni sul Paese e raccolte fondi per dare assistenza. “È una realtà, quella dei migranti, che fa parte della nostra società - concludono Marco Bello e Alessandro Demarchi - ma allo stesso tempo ci permette di capire meglio anche Paesi così lontani come Haiti”.

In libreria da: gennaio 2011 al prezzo di 13 € . L’intero ricavato andrà a sostenere i progetti di sviluppo ad Haiti.

Cisv, Haititalia, ProgettoMondo Mlal, Associazione per i popoli minacciati.

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