AMREF AL G8. Promemoria n. 1: vinciamo la povertà



AMREF AL G8. Promemoria n. 1: vinciamo la povertà

«Povertà non vuol dire essere disabili. La povertà non è congenita, e nessuno desidera essere povero. È sfortuna che ti cade addosso. Ma se lavori sodo puoi uscirne! La povertà è come la pioggia, può cadere dappertutto, sui ricchi e sui poveri... La povertà è quando uno si danna per trovare da mangiare e per riuscire a mandare i figli a scuola». Alex Mukiri (www.millenniumnews.it)


Primo Obiettivo del Millennio
SRADICARE LA POVERTÀ ESTREMA E LA FAME

Nel settembre del 2000, 191 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno stretto un patto per rendere il mondo migliore nel nuovo millennio attraverso otto obiettivi concreti da raggiungere entro il 2015 per ridurre la povertà e i suoi effetti.

Il primo Obiettivo del Millennio prevede di:

  • dimezzare la percentuale di persone il cui reddito è inferiore a un dollaro al giorno;
  • garantire un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso a tutti, inclusi donne e giovani;
  • dimezzare la percentuale di persone che soffrono la fame.

LA POVERTÀ NEL MONDO. Nel mondo 923 milioni di persone soffrono la fame. 500 milioni di giovani vivono con meno di 2 dollari al giorno. Più di 30.000 bambini muoiono, ogni giorno, di fame o malattie che si possono prevenire e curare. Nei paesi in via di sviluppo 140 milioni di bambini sono sotto peso e ad alto rischio di sviluppare gravi malattie a causa della malnutrizione.

LA POVERTÀ IN AFRICA. Il numero di persone che in Africa Sub-Sahariana vive sotto il livello di povertà è aumentato, passando dai 296 millioni del 1999 ai 298 milioni del 2004. In Kenya l’aspettativa di vita alla nascita è di 52 anni e la probabilità di non sopravvivere fino all’età di 40 anni è del 35%. Sempre in Kenya la percentuale di bambini sottopeso (età da 0 a 5 anni) è del 20% e la percentuale di popolazione che vive con meno di un dollaro al giorno è del 23%, sotto i 2 dollari del 58%. Se a livello globale l’aspettativa di vita alla nascita è di 68 anni, in Africa Sub-Sahariana si ferma a 49 anni.

COSA FA AMREF. AMREF lotta contro la povertà nelle baraccopoli di Nairobi con un progetto di assistenza rivolto alla categoria più vulnerabile, i ragazzi di strada, che soltanto nella capitale del Kenya sono più di centomila. I “chokora” o “ragazzi spazzatura” – così sono etichettati dalla popolazione che li emargina – vivono in uno stato di abbandono tra fame, violenza e droga. Il progetto “Children in Need” di AMREF nel sobborgo di Dagoretti opera per togliere questi ragazzi dalla strada e reinserirli nella vita civile, con il coinvolgimento della comunità, delle famiglie e delle autorità locali. Le attività del centro includono programmi di assistenza medica, psicologica, alimentare e legale. L’obiettivo a lungo termine è il loro inserimento scolastico, la formazione professionale e, quando è possibile, il ricongiungimento con le famiglie. Il percorso di riabilitazione passa anche attraverso progetti artistici (teatro, video, musica) e lo sport: un modo per farli riflettere sul loro vissuto, distaccarsene e recuperare, grazie a una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità individuali e di gruppo, un buono stato psicofisico.

LA LOTTA ALLA POVERTÀ NEL TG DI MILLENNIUM NEWS. La campagna Millennium News di AMREF racconta gli Obiettivi del Millennio dal punto di vista dei ragazzi di strada di Nairobi, che si sono trasformati in giornalisti per realizzare otto telegiornali. Clicca qui per guardare e scaricare la prima edizione del tg, dedicata alla lotta alla povertà: http://www.humyo.com/F/7986099-679978789.

AMREF AL G8 CON GCAP. AMREF fa parte della Coalizione Italiana contro la Povertà (GCAP) e sarà presente al vertice dell’Aquila con Giulia De Ponte (giulia.deponte at amref.it), responsabile advocacy di AMREF Italia, e Victoria Kimotho (victoria.kimotho at amref.org), coordinatrice internazionale advocacy di AMREF. Per maggiori informazioni sulle proposte di AMREF al vertice del G8: http://www.amref.it/locator.cfm?SectionID=927.

AMREF, fondazione africana per la medicina e la ricerca, è stata fondata a Nairobi nel 1957. Oggi impiega in Africa oltre 800 persone, per il 97% africani, e gestisce circa 140 progetti di sviluppo sanitario in sei paesi (Etiopia, Kenya, Sudafrica, Sudan, Tanzania e Uganda). Il network internazionale di AMREF è composto da 12 sedi in Europa, Stati Uniti e Canada. AMREF Italia ha due sedi a Roma e a Milano. 

Ufficio stampa AMREF Italia – Simone Ramella
Tel. 06-99704664 – Cell. 347-9416538 – E-mail:
simone.ramella at amref.it