Appello di Alex Zanotelli




Napoli 8/12 /2007


APPELLO A PRODI
- S.O.S per gli E.P.A

Presidente,
ci dia una mano a salvare l’ Africa, già così malmessa, da un nuovo cappio
al collo, gli E.P.A.( Economic Partenarship Agreements-Accordi di
Partenariato Economico ) che dovranno sostituire entro il 31 dicembre 2007
il vecchio Trattato di Cotonou con i paesi impoveriti dell’A.C.P ( Africa-
Caraibi-Pacifico ).
Oggi Lei è a Lisbona per il Vertice dei Capi di Stato Africa- Unione
Europeo : un appuntamento importante sia perché l’unione Europea non ha mai
avuto una seria politica estera verso quel martoriato continente, sia
perché avviene in un momento critico nelle trattative per i negoziati EPA.
Infatti i negoziati che dovevano essere conclusi già a novembre ,sono
fortunamente ancora in alto mare. Sia perché molti Stati africani come gli
stati dell’ Africa occidentale (ECOWAS –CEDAO ) sotto pressione dalle
organizzazioni contadine si sono rifiutati di firmarli , sia perché le
organizzazioni popolari di base europee hanno montato una forte campagna
contro gli EPA.
Noi avversiamo con forza l’idea di questi accordi economici centrati su un
approccio liberista sotto la spinta dell’ Organizzazione Mondiale del
Commercio (W.T.O ) che porterebbero l’Africa alla fame ! Infatti chiedere
ai paesi impoveriti di togliere i loro dazi e le tariffe ( mercato libero
), vuol dire obbligare ad aprire le porte al dumping( sversamento ) europeo
dei nostri prodotti agricoli ( un’ agricoltura quella europea sostenuta da
50 miliardi di Euro all’anno! ). Altro che mercato libero!
E Le ricordo che l’ Africa è al 70% agricola !
Le siamo grati, Presidente , perché il governo italiano ha sollevato con
forza in sede di Consiglio Europeo la necessità di rivedere l’ approccio
negoziale seguito dalla Commissione Europea per il Commercio con l’ Estero.
( E questo grazie soprattutto alla Vice- Ministra degli Esteri, Patrizia
Sentinelli ).
Tutto questo è per noi motivo di grande gioia poiché significa che quando
la società civile si organizza in rete , a nord come a sud , si ottengono
risultati notevoli.Oggi infatti la Commissione Europea per il Commercio ,
guidata dal laburista inglese P. Mandelson è sotto forte pressione da parte
di vari governi europei e da parte di tanti stati africani.Ma Mandelson è
deciso a continuare le trattative con i singoli paesi, distruggendo così il
principio di trattare con blocchi di stati.
I ricatti da parte dei funzionari di Bruxelles nei confronti dei loro
omologhi dei paesi più impoveriti dell’Africa si susseguono in questi
giorni nelle segrete stanze dove avvengono i negoziati. C’è in atto anche
il ricatto di tagliare gli aiuti europei per coloro che non firmeranno in
tempo come documentato ampiamente in testi confidenziali resi di dominio
pubblico negli ultimi mesi.
E così tanti stati africani si trovano costretti ad accettare un accordo
capestro “ad interim” limitato soltanto al commercio dei beni con il
rischio di vedere scomparire i termini preferenziali di accesso al mercato
europeo di cui hanno goduto fino ad oggi. E il tempo stringe : Mandelson
infatti vuol chiudere gli accordi entro il 31 dicembre!
Tutto questo è una pura follia che sarà pagata cara dai popoli neri dell’
Africa.
Presidente, noi critichiamo la presenza cinese in Africa , come interessata
a fare solo affari . Ma noi Europei siamo forse differenti ?Non badiamo
anche noi solo a fare affari in Africa ?
Noi sentiamo un senso di vergogna nell’essere cittadini di una tale Europa
e rappresentati da tali funzionari europei , la cui agenda riflette un’
ideologica liberista fallimentare e intransigente che costerà la vita a
milioni di contadini africani.
Presidente, aiuti i suoi pari in Europa a concedere un’alternativa
dignitosa a quei governi che non vogliono firmare oggi gli accordi perché
sono i loro popoli a chiederglielo con forza. Glielo chiediamo anche noi
che in Italia ci siamo dati da fare ,dal Forum Mondiale Sociale di Nairobi
( gennaio 2007 ) ad oggi , perché si soprassedesse a questi accordi
capestro e non si cedesse alle pressioni del WTO.
Presidente , le chiedo che, in nome del suo amore per il Sogno Europeo , si
adoperi da subito, soprattutto a Lisbona , dove ora è , perché i negoziati
EPA vengano posticipati per evitare accordi capestro che significheranno
tante morti per fame in un’ Africa già strangolata.
Presidente, mi appello alla sua coscienza, alla sua tradizione etica da cui
proviene.
Presidente,dato che Lei conosce bene la burocrazia di Bruxelles e ha molte
conoscenze nei gangli del potere europeo, Le chiediamo una mano : la deroga
di almeno un anno perché sia UE che ACP, possano continuare a dialogare per
arrivare a un trattato più giusto e più equo per i paesi impoveriti.
Ci faccia questo dono di Natale ! I poveri lo aspettano!


Alex Zanotelli

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