Newsletter Anno 4, n. 9 - 2 maggio 2006



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 4, n. 9 - 2 maggio 2006

A cura di Gabriele Sospiro
Con la collaborazione di:
Olivier Gbezera (OG)
Cristiano Antunes (CA)
Paolo Sospiro (PS)


Repubblica Ceca, Estonia, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Lituania, Lettonia,
Ungheria, e le isole di Malta
e Cipro

*************************************************************

INDICE
1.   ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MAGGIO: VOTERANNO ANCHE I NEOCOMUNITARI
2.   ATTIVITÀ DEL CENTRO
3.   CIAD: ELEZIONI NONOSTANTE LA RIBELLIONE
4.   LA FRANCIA: AMALA O LASCIALA!
5.   PATASSE E CORTE PENALE INTERNAZIONALE
6.   CRESCITA IN AFRICA
7.   RIDUZIONE DEL DEBITO DELLA NIGERIA VERSO IL CLUB DI PARIGI
8.   WOP (WITHOUT PASSAPORT/PAPIERS) A ROMA
9.   5 PER MILLE ALL'ARCI
10.  ALFABETICA. LA PAROLA COME LUOGO D'INCONTRO


*************************************************************

**********************************************************************
1. ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MAGGIO: VOTERANNO ANCHE I NEOCOMUNITARI
**********************************************************************
Il 28 e il 29 maggio alle elezioni amministrative che si terranno in molte
città italiane potranno partecipare anche i neocomunitari. Gli stranieri
residenti in Italia provenienti dalla Repubblica Ceca, dall'Estonia, dalla
Polonia (tantissimi), dalla Slovacchia, dalla Slovenia, dalla Lituania,
dalla Lettonia, dall'Ungheria e da Malta e Cipro avranno così anche loro la
possibilità di decidere da chi farsi amministrare. È un'importante occasione
che va promossa adeguatamente perché - come è noto - l'esistenza di un
titolo non sempre conduce con sé l'effettivo esercizio del medesimo.
Sfortunatamente tutti gli altri immigrati extra UE continueranno - bene che
vada - a potersi esprimere per eleggere il consigliere straniero aggiunto
(senza diritto di voto e di parola).

***********************
2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
***********************
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Se avete
libri da proporre così che noi possiamo acquistarli fatecelo sapere! Se
state facendo una tesi di laurea o ricerche sull'immigrazione, sull'economia
politica, o su temi riguardanti il terzo settore, etc. presso il nostro
Centro potete ottenere informazioni ad hoc previa prenotazione telefonica.
Per contatti ed eventuali prenotazioni 071/2072585
----------------------------------------------------
The Center of Documentation and Research for Active Citizenship is opened
Tuesday and Thursday from 10 to 13 and from 15 to 18.00. If you have any
books to propose so that we can buy them please let us know. If you are
working on your bachelor thesis or you are carrying out a research on
migration, political economy, or issues inherent not profit, etc. in our
Center you will able to get some information ad hoc. Telephone reservation
is needed.
For contacts: +39/071/2072585

********************************************
3. CIAD: ELEZIONI NONOSTANTE LA RIBELLIONE
********************************************
Malgrado la ribellione e le pressioni da diversi parti, il presidente Idriss
Deby Itno è deciso a tenere le elezioni presidenziali il 3 di Maggio. Queste
elezioni sono tra i punti principali della battaglia fra il governo ed i
movimenti ribelli, che stando combattendo, fra altre ragioni, anche per
impedirne la realizzazione.
Le elezioni non dovrebbero essere più che una conferma del potere di Deby,
visto che l'opposizione le boicotterà, in reazione alla natura autocratica
del regime e all'emendamento costituzionale dell'anno scorso, che permette a
Deby di presentarsi per la terza volta.
Il presidente è andato a fare campagna nella città di Mongo, posto simbolico
in quanto attaccato dai ribelli. Deby ha definito i ribelli come "mercenari
mandati da Omar el-Bechir", il presidente Sudanese. Ha poi aggiunto che
"votare per Idriss Deby è assicurare la pace al Ciad".
Il movimento ribelle, tramite il suo rappresentante a Parigi, ha risposto
che "elezioni trasparenti non sono possibili con Deby". Gli Stati Uniti,
sempre più coinvolti nella crisi, hanno espresso tramite il sotto-segretario
alle Questione Africane Donald Yamamoto i loro dubbi sul buon senso di
mantenere le elezioni.
Intanto, la società civile ha indetto una "giornata di lutto" per il 3 di
Maggio

OG
----------------------------------------------------------------------------
Despite the ongoing rebellion and pressure from diverse sources, president
Idriss Deby Itno is decided to hold the presidential elections on the 3rd of
May. These elections are one of the focal points of the battle between the
government and the rebel movements, as the latter are fighting, among other
reasons, to stop them from taking place.
The presidential elections shouldn't be more than a confirmation of Deby's
power, since the opposition will boycott them, a reaction to the
authoritarian regime and last year's constitutional amendment allowing the
current president to present himself for the third straight time.
The president went to the city of Mongo, a highly symbolic place as it was
attacked by the rebels. Deby defined the rebels as "mercenaries sent by Omar
el-Bechir", the Sudanese president. He went on to add that "voting Idriss
Deby is insuring peace to Chad".
The rebel movement, via its representative in Paris, answered that
"transparent elections aren't possible with Deby". The US, increasingly
involved in the Chadian crisis, expressed via its under-Secretary for
African Affairs Donald Yamamoto its doubts on the good sense on holding the
elections.
In the meanwhile, the Chadian civil society has called for a "mourning day"
on the 3rd of May.

OG

*********************************
4. LA FRANCIA: AMALA O LASCIALA!
*********************************
Jean-Marie Le Pen, leader del partito d'estrema-destra Front National (FN)
stima che la situazione economica e sociale in Francia lo mettono in una
posizione più vantaggiosa che nel 2002, quando raggiunse il secondo turno
alle elezioni presidenziali. Le recenti tensioni - la cosiddetta rivolta
delle banlieues in Novembre e il movimento studentesco contro il CPE
(Contrat Premier Emploi, Contratto del Primo Impiego) - hanno di nuovo posto
la sicurezza, l'immigrazione e l'insoddisfazione generale, temi preferiti
dal FN, in primo piano nel dibattito politico. Un sondaggio recente indica
che circa il 35 % dei Francesi stimano che il FN "arricchisce il dibattito
politico, soprattutto al riguardo dell'immigrazione e della sicurezza", e
una percentuale simile stima che il partito xenofobo "è vicino alle
preoccupazioni dei Francesi".
Questi risultati sono ovviamente soddisfacenti per il leader storico del
partito, che inoltre si felicita della "lepenizzazione" del dibattito.
Nicolas Sarkozy, Ministro dell'Interno e candidato alle presidenziali del
2007, ha recentemente espresso la sua indignazione che "uno debba scusarsi
di essere Francese", e ha aggiunto che "se a qualcuno dispiace stare in
Francia, non dovrebbe essere dispiaciuto a lasciare un Paese che non ama".
Negli anni ottanta, uno degli slogan di Le Pen era: "La Francia: amala o
lasciala".

OG
-------------------------------------------------------------------
Jean-Marie Le Pen, leader of the French extreme-right Front National (FN),
believes that the current economic and social situation in France puts him
in a better situation than in 2002, when he reached the second round of the
presidential elections. Recent tensions -the so-called banlieues revolt in
November and the student movement against the CPE (Contrat Premier Emploi,
First Employment Contract) - have once again brought security, immigration
and general unhappiness, themes relished by the FN, to the front of the
political debate. A recent survey indicates that among French, about 35 %
consider that the FN "enriches the political debate, especially regarding
immigration and security" and a similar percentage considers that the
xenophobe party is "close to French people's preoccupations".
These opinion polls are obviously satisfying for the historic leader of the
party, who also congratulates himself for the "lepenization" of the debate.
Interior Minister and candidate for the 2007 presidential elections recently
expressed his indignation for feeling like "one has to excuse himself of
being French", and added that "if some mind being in France, they shouldn't
mind leaving a country that they do not like". In the 1980s, one of the main
slogans of Le Pen was : "France: love it or leave it".

OG
*****************************************
5. PATASSE E CORTE PENALE INTERNAZIONALE
*****************************************
Su richiesta dalla Corte di Cassazione di Bangui, la Corte Penale
Internazionale sta valutando la fattibilità di giudicare l'ex Presidente
Ange-Felix Patasse e quattro dei suoi alleati. La Corte locale si è
dichiarata incompetente a giudicare la causa, che riguardano accuse di
stupro, omicidio, saccheggio e diverse altre violazioni dei diritti umani. I
presunti crimini riguarderebbero il periodo da Ottobre 2002 a Marzo 2003,
quando il regime di Patasse era attaccato dalla ribellione del Presidente
attuale, François Bozizé. Tra gli alleati accusati c'è anche Jean-Pierre
Bemba, allora leader della ribellione nel nord della Repubblica Democratica
del Congo, che aiutò Patasse durante la crisi, e attualmente Vice-Presidente
e candidato alle prossime elezioni presidenziali nel  Paese. È anche sotto
accusa Paul Barril, presunto mercenario francese, e Abdoulaye Miskine, ex
capo delle forze speciali. L'ultimo ad essere accusato, l'ex autista del
Presidente, sarebbe morto.
Per poter andare avanti sulla via delle Pace e della riconciliazione, non ci
sono dubbi che Giustizia debba essere fatta e i colpevoli puniti. Purtroppo,
non vi è ancora alcuna inchiesta sulle presunte violazioni dei diritti umani
da parte della ribellione del Presidente Bozizé e dei suoi temutissimi
alleati, le milizie "zagawa" (l'etnia del Presidente Idriss Deby) dal Ciad.

OG
-------------------------------------------------------------------
On request of the Bangui Court of Appeal, the International Penal Court is
evaluating the feasibility of judging former President Ange-Felix Patassé
and four of his aides. The local court declared itself unable to judge the
case, which concerns accusations of rape, murder, looting and various other
human rights violations. The alleged crimes concern the period going from
October 2002 to March 2003, when Patasse's regime was under attack by the
rebellion led by current President François Bozizé.
Among the four aides accused stands Jean-Pierre Bemba, then leader of the
northern rebellion group in the Democratic Republic of Congo that helped
Patassé during the crisis, and currently Vice President and candidate for
the upcoming presidential elections in that country. Paul Barril, an alleged
French mercenary is also among the accused, as well as Abdoulaye Miskine,
former special units commander. The last accused, a former chauffeur, is
reportedly dead.
In order to move on the path of peace and reconciliation, there is no doubt
that Justice must be said and culprits punished. Unfortunately, there is no
word yet on eventual investigations on human rights violations allegedly
committed by President Bozizé's rebellion, and by his much feared allies,
the Chadian "zagawa" (Chadian President Idriss Deby's ethnic group)
militias

OG

**********************
6. CRESCITA IN AFRICA
**********************
La Banca Mondiale ha recentemente divulgato delle buone notizie sull'Africa
sub Sahariana, che è cresciuta del 4,8 % nel 2004, un po' più che la media
mondiale di 4,1 %. 20 Paesi su 48 hanno registrato una crescita superiore ai
5 %, buoni risultati soprattutto dovuti al rialzo dei prezzi delle materie
prime, ma anche a fondamentali economici migliori. Anche il trend a lungo
termine è positivo, visto che 15 Paesi non produttori di petrolio hanno
avuto una crescita media del 5, 3 % dal 1995.
Tuttavia questi risultati non portano automaticamente ad una riduzione della
povertà, il 44 % della popolazione del continente (300 milioni) vive ancora
con meno di un dollaro al giorno, e le previsioni indicano che questa
percentuale non dovrebbe scendere sotto il 38 % nel 2015. La crescita
demografica rimane un'opportunità, ma anche un rischio: 44 % degli Africani
ha meno di 14 anni, ma in certi Paesi come il Ciad o la Sierra Leone, il 65
% di loro lavora e più del 30 % non andrà mai a scuola.
Un altro aspetto importante per lo sviluppo è l'investimento, che ha un
impatto diretto sulla crescita e la riduzione della povertà. Ma i conflitti
e la cattiva gestione portano gli investimenti ad essere da 20 a 40 % più
costosi che nelle altre aree in via di sviluppo, un freno evidente alla
crescita a lungo termine e allo sviluppo.

OG
-------------------------------------------------------------------
The World Bank has recently issued good news for Sub-Saharan Africa, who has
seen a 4.8 % growth in 2004, slightly higher than the worldwide average of
4.1 %. 20 out of 48 countries had a growth percentage higher than 5 %, good
results mostly due to the growth of primal goods' tariffs, but also to
better economic fundamentals. Long term trends are also on the rise, as 15
non-oil producing countries have had a medium growth of 5.3 % since 1995.
However, these results do not automatically translate into poverty's
reduction, as 44 % of the continent's population ( 300 million ) still live
with less than $ 1 a day, and previsions indicate that that percentage will
not fall lower than 38 % in 2015. Demographic growth remains an opportunity
and a  risk : 44 % of Africans are less than 14 years old, but in certain
countries such as Chad or Sierra Leone, 65 % of them work and more than 30 %
will never go to school.
Another important aspect for development is the investment climate, which
has a direct impact on growth and poverty reduction. But conflicts and poor
management lead investments to cost from 20 to 40 % more than in other
developing zones, an obvious restraint to long-term growth and development.

OG

**************************************************************
7. RIDUZIONE DEL DEBITO DELLA NIGERIA VERSO IL CLUB DI PARIGI
**************************************************************
La Nigeria sta per rimborsare il suo debito al Club di Parigi, un gruppo di
creditori che conta fra i suoi membri Paesi come la Francia, la Gran
Bretagna, la Russia e la Germania. Ciò facendo, diventerà il primo Paese
africano a ripagare il suo debito al Club. Sarà ancora in debito di circa 5
miliardi a diverse istituzioni (sia private che pubbliche), ma è un
importante passo avanti dagli anni novanta, quando il debito raggiungeva i
35 miliardi di dollari. La Nigeria ha sfruttato il rialzo dei prezzi del
petrolio, ma ha anche saputo condurre le riforme economiche necessarie e ha
migliorato la sua gestione. Gli sforzi del Paese sono stati notati da parte
delle compagnie di valutazione d'affidabilità creditizia, che hanno alzato
la Nigeria al livello di Paesi come il Brasile, la Turchia o l'Indonesia,
una mossa che dovrebbe favorire investimenti futuri. Investitori cinesi sono
già nel Paese, accompagnando il presidente Hu Jintao, e dovrebbero
intensificare l'investimento cinese nel settore del petrolio. Queste buone
notizie economiche arrivano ad un momento critico per il governo, mentre la
ribellione nel delta del Niger sta intensificandosi. La ribellione sta
lottando contro quello che chiama uno sfruttamento selvaggio e disuguale
delle risorse petrolifere.

OG
-------------------------------------------------------------------
Nigeria is about to repay its debt to the Club of Paris, a group of
creditors that counts among its members countries such as France,
Great-Britain, Russia and Germany. Thus doing, it will become the first
African country to pay off its debt towards the Club. It will still owe 5
billion dollars to various entities (both private and public), but it is a
big step forward from the 1990s, when the country's debt reached 35 billion
dollars. Nigeria has taken advantage of the rise in oil tariffs, but has
also been able to conduct much-needed economical reforms and has achieved
better management. The country's efforts have not gone unnoticed, as ratings
companies have risen the solvability level of Nigeria (now in the same class
as Brazil, Turkey and Indonesia), a move that should facilitate future
investments. Already, Chinese investors are accompanying President Hu Jintao
in his visit to the west-African giant, and are expected to further
intensify the country's investment in the oil industry. These good economic
news arrive at a critical moment for the government, as the rebellion in the
Niger Delta is intensifying. The rebellion is fighting against what it calls
a savage and unequal exploitation of oil resources.

OG

******************************************
8. WOP (WITHOUT PASSAPORT/PAPIERS) A ROMA
******************************************
WOP - with out passport/papiers è una rassegna europea di film sulle
migrazioni sostenuta dalla Provincia di Roma e dall'Arci Roma. Con questo
primo appuntamento di Wop, nato dalla collaborazione tra il Tekfestival e il
laboratorio Nova Cinema di Bruxelles (www.nova-cinema.com), prende il via un
progetto itinerante che si avventurerà in una delle questioni che più sta
segnando i paesaggi geografici e umani, della contemporaneità: le
migrazioni. Verrà fatto attraverso 16 titoli di autori e autrici europee,
che verranno presentati insieme nonostante i loro lavori siano stati
realizzati in anni diversi e tocchino temi eterogenei.
È stato cercato di costruire un percorso di visioni che toccano in
particolare alcuni aspetti dell'universo "migrazioni": la questione dei
diritti dei rifugiati e dei rimpatri forzati, con La Blessure; gli
spostamenti legati all'industria del sesso, con Remote Sensing; le storie di
chi cerca un posto nel mondo, con Exoticore e Il viaggio della speranza; i
Centri di permanenza temporanei e d'internamento, con Mare Nostrum e
Na drugi; ma anche la vita sul crinale di un confine, con Struggle, Calais e
Paralelo 36/Latitude 36, e tanto altro ancora.
Programma e informazioni li trovate su www.tekfestival.it

************************
9. 5 PER MILLE ALL'ARCI
************************
La legge finanziaria 2006 prevede che ogni contribuente potrà scegliere se
destinare una percentuale dell'IRPEF, nella misura del 5 per mille, alle
associazioni del non profit.
Basta firmare nel riquadro apposito (dove c'è scritto "sostegno del
volontariato, delle associazioni non lucrative di utilità sociale,
delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni")
sui moduli della dichiarazione dei redditi indicando la propria scelta e poi
scrivere il codice fiscale della associazione beneficiaria.
Se scegli l'ARCI il codice è 97054400581

************************************************************
10. ALFABETICA. LA PAROLA COME LUOGO D'INCONTRO A JESI (AN)
************************************************************
E' la letteratura scritta da autori stranieri che vivono in Italia e hanno
deciso di scrivere in italiano le loro opere. A differenza delle letterature
francofone o anglofone, nelle quali i nuovi autori hanno usato la lingua dei
colonizzatori già diffusa nei propri paesi, e a differenza degli scrittori
italoamericani che hanno iniziato a usare la lingue del paese ospite dopo la
terza o quarta generazione, perché i loro padri o nonni spesso erano
analfabeti, nel nostro caso i nuovi autori sono in genere laureati, vivono
in Italia da pochi anni e hanno appreso la lingua italiana direttamente qui,
ripercorrendo percorsi simili a quelli di tanti immigrati.
Viene indicata anche una data di riferimento precisa, il 1989 e l'uccisione
a Villa Literno del sudafricano Jerry Masso, come uno spartiacque delle
nostre consapevolezze. Allora alcuni giornali invitarono scrittori e
giornalisti a occuparsi della situazione e nacquero così i libri di Tahar
Ben Jeulloun "Dove lo Stato non c'è" e di Salah Methnani "Immigrato".
Vennero poi molti altri libri, scritti direttamente in italiano, editi da
piccole case editrici, con testi imperniati non più solo su testimonianze o
autobiografie ma con un'attenzione maggiore allo stile e al valore
letterario. Sono molti gli scrittori presenti, provenienti da molti paesi,
con percorsi e proposte letterarie diverse e non riconducibili ad un genere
unico. La loro è una sperimentazione al tempo stesso letteraria, linguistica
e sociologica. Sul piano linguistico s'inserisce in una lingua, l'italiano,
ancora in formazione, emersa solo da pochi decenni dai tanti dialetti e che
ora incontra linguaggi nuovi che portano nuovi stimoli alle sue potenzialità
espressive. Sul piano letterario propone in termini finora sconosciuti il
tema dell'identità dell'autore, le cui appartenenze assumono il carattere di
una duplicità (letteratura del guado o del passaggio è una delle sue
definizioni) che si sviluppa dinamicamente dalle antinomie
rifiuto/accettazione della cultura di appartenenza e/o della società
ospitante, per diventare qualcosa d'altro, molteplice ("Il mio essere
albanese è nel mio sguardo, nella mia voce, nel mio volto, nei miei occhi,
ma più che un uomo albanese sono un uomo di mondi che cammina! Il mio
viaggio è una grande metafora esistenziale dell'ignoto", scrive Gezim
Hajdari).
Il loro viaggio in Italia è un "viaggio a rovescio" (come scrive Armando
Gnisci nel suo "Creolizzare l'Europa", Meltempi editore), non avviene più
dal nord al sud come nel passato per artisti alla ricerca delle
testimonianze della nostra cultura, ma dal sud verso il nord, facendoci
gettare lo sguardo sulla "nostra altra società", sugli spazi della
marginalità dimenticati, che sono in mezzo a noi ma non vediamo. E' uno
sguardo che dovrebbe aiutarci a capire meglio chi siamo e dove va la nostra
identità.
Nei giorni 18-19 e 20 maggio un gruppo di 5 autori, originari di diversi
paesi del mediterraneo, saranno presenti a Jesi per far conoscere le loro
opere, dialogare e discutere con noi delle loro esperienze, vivendo con noi
momenti d'incontro e di scambio che potranno arricchirci reciprocamente,
offrirci stimoli di riflessione, regalarci il piacere di conoscerci
attraverso le porte sempre aperte della letteratura.
Informazioni: tullio.bugari at tin.it

**********************************************************

Il numero 9 di questa newsletter è stato spedito a 10.992 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org.

Il prossimo numero uscirà:
il 16 maggio 2006.

---------------------------------------------------------------------
The number 9 of this newsletter has been sent to 10.992 addresses.

For suggestions please contact:

Circolo Culturale Africa
via San Spiridione, 5/a
60100 Ancona
Italia
Tel. +39/071/2072585
Web site: www.circoloafrica.org


****************************************************************************

Nel rispetto della Legge 675/96 sulla privacy, a tutela di persone e altri
soggetti rispetto al trattamento di dati personali, questo indirizzo e-mail
proviene da richieste di informazioni o da elenchi (newsgroup). Per
cancellarsi è sufficiente inviare un'e-mail a: segreteria at circoloafrica.org
con la richiesta CANCELLAMI.

If you do not want to receive any more our newsletter please send an email
requesting DELETE ME.

*************************************************************************